Come preannunciato, il 9 settembre Apple ha convocato giornalisti ed esperti del settore per l’evento più atteso dell’anno, durante il quale ha presentato l’iPhone 6, del quale sapevamo già quasi tutto.
Due dimensioni diverse: iPhone 6 da 4,7” e iPhone 6 Plus da 5,5” a cercare le quote di mercato occupate dai phablet, design rinnovato ed arrotondato, fotocamera leggermente sporgente dalla scocca (il che ha fatto storcere non pochi nasi), batteria leggermente migliorata ma senza miracoli, nuovo chip A8 che rende le prestazioni più performanti, risoluzione retina HD ed un podometro integrato.
Sul maggiore dei due è stato equipaggiato anche uno stabilizzatore di immagini, che è invece assente sull’altro device. Su entrambi la piacevole innovazione di Apple Pay, tecnologia basata su NFC per mezzo della quale è possibile pagare in modo molto sicuro utilizzando il telefono al posto della carta di credito, su tutti i POS dotati di tecnologia contactless. In soldoni, qualcosa che in Italia avrà un utilizzo estremamente limitato per i prossimi anni, ma che sarà invece comodissimo per tutti gli abitanti degli States.
I nuovi modelli saranno commercializzati in USA e gli altri paesi di prima fascia (tra cui Germania e Francia) a partire dal 19 settembre. In Italia il pre-ordine sarà possibile dal 26 settembre. Non c’è ancora una data ufficiale per mettere le mani sui primi dispositivi italiani, ma di consueto tra pre-ordine e disponibilità trascorre circa una settimana.
I prezzi: 729€ per il modello da 16 giga di memoria, 839€ per quello da 64 e 949€ per il nuovo taglio da 128. Il modello da 32 gigabyte è stato eliminato e, contestualmente, sono stati modificati i piani di storage on-line di iCloud: adesso avere 20 gb a disposizione costa solo 0,99€ al mese. Per avere iPhone 6 plus, invece, si parte dagli 839€ per il modello 16 giga e si arriva ai 1.059€ per il 128.
L’evento - tornato per l’occasione al Flint Center, storica location che fu teatro della presentazione dell'iMac da parte di Steve Jobs nel lontano 1998 - ha riservato però un altro paio di sorprese. Sono saliti sul palco Bono Vox e gli U2, in un siparietto con Tim Cook al termine del quale è stato regalato il nuovo album a tutti gli utenti iTunes e, per la prima volta dalla dipartita dell’ex CEO, è stata pronunciata la fatidica frase: “One more thing…”
Queste tra parole hanno preceduto l’avvento di vari prodotti, tra cui il PowerBook G4, il MacBook Pro, l’iPod shuffle, l’iPod Touch, solo per citarne alcuni. Stavolta, hanno fatto da cassa di risonanza ad Apple Watch, il dispositivo indossabile made in Cupertino.
Sarà disponibile solo ad inizio 2015, infatti non sono trapelati i rumors che ci hanno invece anticipato iPhone 6, ma già fa molto parlare di sé… Il prezzo base sarà 349 dollari, le versioni 3, i cinturini molti di più: classici, gommosi, coloratissimi, eleganti o sportivi. Uno strumento dotato di una interfaccia personale e nuova, così come nella tradizione, in cui il classico elemento della corona è stato rivisitato per diventare il centro della navigazione all’interno del device. La useremo per scorrere tra le app (aperto lo sviluppo di app di terze parti), per fare zoom sulle mappe che potremo visualizzare al polso, la cliccheremo per tornare alla home page e molto altro. Lo schermo, in vetro zaffiro, sarà sensibile al tocco in un modo nuovo, in grado di riconoscere anche l’intensità della pressione, così da creare ulteriori possibilità di utilizzo per uno spazio in cui il classico pinch-to-zoom avrebbe avuto poco senso. Potremo comunicare con Siri, ricevere notifiche, rispondere ai messaggi per mezzo della voce e, soprattutto, avremo al polso un vero e proprio centro di controllo della nostra attività fisica, pulsazioni incluse. Nessuna notizia a proposito dell’autonomia della batteria, ma un nuovo metodo di ricarica tramite un alimentatore magnetico. La collaborazione con Nike e l’assunzione di personalità di spicco dalle aziende della moda hanno dunque portato allo sviluppo di un dispositivo che si prefigge nuovi traguardi, non resta che scoprire se ci riuscirà oppure no, in attesa di vederlo ai nostri polsi ovviamente...