Grosseto: “Ho raccolto con molta attenzione le preoccupazioni espresse dalle organizzazioni sindacali rispetto alla prevista chiusura della sede locale della Banca d'Italia. Ed è per questo motivo che ho scritto una lettera sia al Ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, che al Governatore della Banca d'Italia, Ignazio Visco, per testimoniare il disagio della città verso l'ampio piano di riorganizzazione dell'istituto bancario, che prevede la permanenza della sola sede nei capoluoghi di regione, dove dovrebbe essere trasferito anche il personale dipendente.
Consideriamo la sede presente a Grosseto un'irrinunciabile risorsa per la Maremma, una priorità strategica che valorizza il nostro tessuto produttivo ed economico, e che rappresenta una utilità e una spinta alla ripresa. Concentrare il servizio a livello regionale, costringendo i clienti e i dipendenti dell'istituto bancario a recarsi a Firenze, rappresenterebbe infatti un notevole disagio per la collettività. Tanto più considerando la cronica penalizzazione in termini infrastrutturali che paga il nostro territorio provinciale, anche nei collegamenti con il capoluogo regionale.
Ho chiesto dunque di rivalutare queste scelte cercando di mantenere tale presidio locale della Banca D'Italia anche per porre un argine ad un inaccettabile percorso di impoverimento dei territori più decentrati che passa dalla preannunciata riduzione di tanti altri presidi di grande importanza sociale”.