MASSA MARITTIMA - "Avremmo voluto non parlare pubblicamente per non portare all'esterno gli accadimenti interni al PD di Massa Marittima. - dicono i sostenitori di Sandro Poli - Dal momento che sulla stampa appaiono dichiarazioni sull'argomento sia del candidato sindaco Giuntini, sia del segretario dell'Unione Comunale, allora è opportuno che gli elettori e simpatizzanti PD sentano la voce del gruppo che da sempre fa riferimento al segretario Renzi ed ha sostenuto la candidatura alle primarie di Sandro Poli.
Nei giorni scorsi lo stesso il gruppo ha consegnato, al candidato sindaco Marcello Giuntini, una proposta per la condivisione della composizione della lista dei consiglieri.
Per alcuni giorni siamo rimasti in attesa che la nostra proposta fosse ben compresa sia in termini di contenuti sia in merito al percorso di governo del territorio da attuare insieme.
Con la consapevolezza di chi ha contribuito in maniera determinante all’affermazione del Partito Democratico nel nostro territorio abbiamo suggerito a Giuntini sia due candidati consiglieri decisamente riconducibili alla proposta Renzi sia altri non impegnati nel progetto Renzi ma chiaramente condivisibili dal candidato a Sindaco.
Con grande amarezza, l’entusiasmo profuso in questi ultimi giorni, da parte del gruppo “renziano” di Massa Marittima, è naufragato nella riunione di mercoledi 23 aprile nel corso della quale l’unione comunale del Pd ha preferito un percorso fatto di scelte autoritarie ed insindacabili a quello partecipato e democratico ponendo pregiudiziali pretestuose sui nominativi proposti da Poli.
I termini del potenziale accordo offerto dal candidato Giuntini prevedevano, infatti, che a fronte di una sostanziale parità dei consensi raccolti nelle primarie Poli avrebbe dovuto candidare solo 2 consiglieri su 12 totali.
Rammentiamo che il nostro gruppo è totalmente composto da entusiasti iscritti al Pd e non da appartenenti ad altre forze politiche o coalizioni pertanto ci chiediamo per quale motivo siano stati esclusi i rappresentanti del 47,4% dei consensi maturati nelle primarie Pd proponendo un accordo totalmente sbilanciato ed in palese contraddizione con le politiche di unitarietà e di pari dignità portate avanti in tutti gli organismi dirigenziali del Pd.
Ci chiediamo, inoltre, per quale motivo siano state poste delle pregiudiziali verso dirigenti del Pd ritenuti adeguati per rivestire ruoli politici di segreteria territoriale ma pregandoli di farsi da parte per il bene comune locale.
Questo clima di sfiducia verso la nostra proposta si è palesato ulteriormente quando, anziché comprendere che era opportuno garantire a Poli la dignità di chi alle primarie ha raccolto quasi ottocento voti confermando, per le sue indubbie qualità ed in maniera lungimirante, un ruolo amministrativo, si è preferito, in maniera del tutto superficiale invitarlo ad andarsi a cercare i voti pretendendo la sua candidatura come consigliere.
Ora ci troviamo di fronte alla difficile condizione di dover motivare nuovamente un vastissimo fronte di elettori Pd sviliti dalla scelte imposte ed i cui effetti si potrebbero leggere nei risultati del voto o del non voto del prossimo 25 Maggio.
Coloro che, pur definendosi renziani, hanno aderito a candidarsi nella lista dei consiglieri redatta dal Giuntini lo hanno fatto a titolo personale senza aver mai né aderito né partecipato attivamente al gruppo di lavoro di Massa Marittima.
Oggi possiamo dire con grande serenità che il nostro gruppo ha compiuto la scelta giusta di consegnare a Giuntini l’onere di scavare una miniera lasciando a casa molti ottimi minatori.
Con tutti questi vincoli, lacci e laccioli, il gruppo che ha sostenuto la candidatura renziana di Poli alle primarie del PD ha deciso di non partecipare al futuro governo del Comune.
Con lo spirito di chi è stato costretto all’emarginazione politica e consapevoli del ruolo di testimone inascoltato proseguiremo la nostra azione politica insieme al Partito Democratico invitando, comunque, gli elettori a sostenere i principi ed i valori fondanti del Partito Democratico. "
Per alcuni giorni siamo rimasti in attesa che la nostra proposta fosse ben compresa sia in termini di contenuti sia in merito al percorso di governo del territorio da attuare insieme.
Con la consapevolezza di chi ha contribuito in maniera determinante all’affermazione del Partito Democratico nel nostro territorio abbiamo suggerito a Giuntini sia due candidati consiglieri decisamente riconducibili alla proposta Renzi sia altri non impegnati nel progetto Renzi ma chiaramente condivisibili dal candidato a Sindaco.
Con grande amarezza, l’entusiasmo profuso in questi ultimi giorni, da parte del gruppo “renziano” di Massa Marittima, è naufragato nella riunione di mercoledi 23 aprile nel corso della quale l’unione comunale del Pd ha preferito un percorso fatto di scelte autoritarie ed insindacabili a quello partecipato e democratico ponendo pregiudiziali pretestuose sui nominativi proposti da Poli.
I termini del potenziale accordo offerto dal candidato Giuntini prevedevano, infatti, che a fronte di una sostanziale parità dei consensi raccolti nelle primarie Poli avrebbe dovuto candidare solo 2 consiglieri su 12 totali.
Rammentiamo che il nostro gruppo è totalmente composto da entusiasti iscritti al Pd e non da appartenenti ad altre forze politiche o coalizioni pertanto ci chiediamo per quale motivo siano stati esclusi i rappresentanti del 47,4% dei consensi maturati nelle primarie Pd proponendo un accordo totalmente sbilanciato ed in palese contraddizione con le politiche di unitarietà e di pari dignità portate avanti in tutti gli organismi dirigenziali del Pd.
Ci chiediamo, inoltre, per quale motivo siano state poste delle pregiudiziali verso dirigenti del Pd ritenuti adeguati per rivestire ruoli politici di segreteria territoriale ma pregandoli di farsi da parte per il bene comune locale.
Questo clima di sfiducia verso la nostra proposta si è palesato ulteriormente quando, anziché comprendere che era opportuno garantire a Poli la dignità di chi alle primarie ha raccolto quasi ottocento voti confermando, per le sue indubbie qualità ed in maniera lungimirante, un ruolo amministrativo, si è preferito, in maniera del tutto superficiale invitarlo ad andarsi a cercare i voti pretendendo la sua candidatura come consigliere.
Ora ci troviamo di fronte alla difficile condizione di dover motivare nuovamente un vastissimo fronte di elettori Pd sviliti dalla scelte imposte ed i cui effetti si potrebbero leggere nei risultati del voto o del non voto del prossimo 25 Maggio.
Coloro che, pur definendosi renziani, hanno aderito a candidarsi nella lista dei consiglieri redatta dal Giuntini lo hanno fatto a titolo personale senza aver mai né aderito né partecipato attivamente al gruppo di lavoro di Massa Marittima.
Oggi possiamo dire con grande serenità che il nostro gruppo ha compiuto la scelta giusta di consegnare a Giuntini l’onere di scavare una miniera lasciando a casa molti ottimi minatori.
Con tutti questi vincoli, lacci e laccioli, il gruppo che ha sostenuto la candidatura renziana di Poli alle primarie del PD ha deciso di non partecipare al futuro governo del Comune.
Con lo spirito di chi è stato costretto all’emarginazione politica e consapevoli del ruolo di testimone inascoltato proseguiremo la nostra azione politica insieme al Partito Democratico invitando, comunque, gli elettori a sostenere i principi ed i valori fondanti del Partito Democratico. "