FIRENZE – Una sentenza conforme alla valutazione di impatto ambientale della Regione. Dopo le dichiarazioni di alcuni comitati sulla centrale amiatina di Bagnore 4, l’ente precisa alcuni punti. Il Tar, infatti, si è trovato d’accordo con le conclusioni fornite da uno studio di Ars-Cnr che dimostrano come le emissioni geotermiche abbiano “un ruolo marginale o assente negli eccessi delle malattie” riscontrate sull’Amiata. La sentenza recita anche che l’incidenza della localizzazione della nuova centrale all’interno del SIC Monte Labbro e Valle dell’Albegna, oltre che nei SIC Alto corso del fiume Fiora e Cono vulcanico del monte Amiata, è stata valutata correttamente, così come erano corrette le valutazioni della Regione rispetto alle emissioni in atmosfera.
Riguardo ai permessi di ricerca geotermica di Montenero, la Regione puntualizza infine che non ci sono “figli e figliastri”. In base al protocollo di intesa del 20 dicembre 2007, i sindaci hanno solo rispettato gli impegni assunti sul riassetto di Piancastagnaio e di Bagnore 4. Sull’Amiata, Piancastagnaio e Santa Fiora, che presentano una vocazione geotermica, erano infatti gli unici territori in cui era stata previsto di concludere il programma di sviluppo geotermico.