GROSSETO - "La riunione di “Futuro Pd” di venerdì 3 gennaio ha confermato quanto già detto, in un incontro di qualche giorno fa, alla segretaria: noi ripartiamo dai contenuti e vogliamo che sui contenuti il nostro partito si confronti.
Per contenuti intendiamo un seria discussione, prima di tutto, sulle questioni aperte nel nostro territorio e, solo successivamente, sulle forme organizzative e sugli assetti interni del nostro Pd.
Questa discussione è mancata al congresso; è infatti sotto gli occhi di tutti come le attese di elettori ed iscritti non siano state rispettate da un assise che doveva affrontare nodi irrisolti (che vanno dalla qualità dei servizi pubblici locali, le infrastrutture alle politiche occupazionali e del lavoro) e che, invece, si è concentrata tutta su una discussione autoreferenziale.
Tale atteggiamento risulta, oggi, ancor più in contrasto con la grande partecipazione alle primarie dell’8 dicembre, il cui segnale chiaro è stato che le sterili liturgie interne vanno sostituite con un’azione politica efficace e non più rinviabile.
Per tale motivo non ci interessa una discussione estenuante sulla composizione dell’esecutivo, che, tra l’altro, la segretaria, in piena legittimità e come da Statuto, poteva ben nominare già due mesi fa (Renzi ha impiegato meno di 24 ore per nominarlo) appena ratificata la sua elezione il 10 novembre scorso.
Oggi noi vogliamo convocare l’Assemblea Provinciale, massimo organo di decisione politica del Pd, per parlare di contenuti e, solo dopo che il partito avrà stabilito con chiarezza la propria linea, potremo partecipare alla discussione sulla composizione dell’esecutivo: una discussione che, a quel punto, sarà senza pregiudiziali, salvo quelle poste dal nostro codice etico, oltre che sul merito e la competenza.
Abbiamo già raccolto le firme previste per la convocazione dell’Assemblea, ma preferiremmo che fosse la segretaria, riconoscendo tale necessità, ad assumere questa iniziativa, visto che questo organismo rappresenta l’unico luogo deputato ad elaborare una proposta politica condivisa".