ISOLA DEL GIGLIO - Non si è fatta attendere la replica di Attilio Brothel, gruppo consiliare di minoranza, in merito alle accuse mosse dal Sindaco Ortelli sulla vicenda che ha portato al rinvio del consiglio comunale: "In commento al comunicato del Sindaco sul rinvio del consiglio comunale, corre l'obbligo di una pur breve replica, in quanto il piano strutturale che la precedente amministrazione non ha portato avanti, il nostro sindaco dimentica che c'è stata una indagine della corte dei conti che ha fermato il procedimento.
Se poi – come ammette lo stesso sindaco Ortelli - un rinvio del consiglio come è avvenuto oggi non si è mai verificato, significa semplicemente che fino ad oggi tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute, hanno sempre rispettato i termini e le norme di legge .
Rammento che una situazione di tal genere non è la prima volta che succede e a motivo di ciò avevo già messo in chiaro la mia posizione riguardo alla consegna dei documenti a me indirizzati attraverso il servizio del Messo Comunale, come risulta da precise richiesta trasmessa a suo tempo.
Nella situazione descritta si concretizza una violazione del munus pubblico nei confronti dello scrivente consigliere. Le conseguenze di tale lesione non si limitano al piano politico ma, incidendo sull’investitura dell’organo collegiale riunito per deliberare ed hanno riflessi anche sui provvedimenti amministrativi. In particolare l’irregolarità della notifica dell’avviso di convocazione impedisce di considerare validamente costituito il collegio, circostanza da cui deriva l’illegittimità di tutte le deliberazioni approvate.
Mi è stato riferito che, non a caso, è stato ben percepito che il sindaco abbia telefonato al Prefetto, nella stessa mattinata di ieri, per avere conforto su come comportarsi ed anche in questa circostanza – ritengo - ha avuto risposta negativa e quindi ha dovuto necessariamente rinviare la seduta di Consiglio.
Ecco, il Sindaco non lo sa, non lo coglie, non ne è consapevole, ma abbiamo l’impressione che nel suo cipiglio sussista qualche elemento di carattere involontariamente mussoliniano: ignorare le regole (semplici) che tutti i comuni rispettano da sempre, non sono cavilli (come afferma il sindaco), l’ansia animosa di passare alla storia costi quel che costi, la frenesia provinciale di lasciare una personale traccia nell'Isola a prescindere dai cittadini.
Sarà una questione di narcisismo? Certo uno che spende, come quest'anno, 36.300,00 euro di soldi pubblici in favore di un'agenzia giornalistica, per curare la propria immagine, dimentica, ad esempio, he parte dell’archivio storico è ancora da restaurare e depositato, ormai da vari anni, presso lo studio di restauro “Deltos” di Firenze, in attesa di finanziamento ( in misura minore rispetto a quello utilizzato dal sindaco per curare la propria immagine), ha un serio problema di scelta di priorità."