Grosseto: In seguito alle notizie e commenti apparse in questi giorni sugli organi di stampa, crediamo però opportuno, siano necessari alcuni elementi di chiarezza.
In primo luogo è importante sottolineare che l’unico dato oggettivo è il fatto che l’organizzazione sindacale della CGIL, durante l’incontro convocato dal competente servizio per il lavoro provinciale, per esperire la procedura per l’inoltro della richiesta al Ministero della Cassa Integrazione Straordinaria per Crisi, pur dichiarando il proprio parere favorevole circa la scelta aziendale, non ha siglato l’accordo.
Per quanto riguarda poi la frase inserita nell’accordo che tanto clamore ha suscitato in questi giorni sulla stampa, chiamando in causa parallelismi con note vicende nazionali che hanno caratterizzato i rapporti tra imprese e sindacato nel recente passato, vorremmo ricordare che tale frase, comunque formulata, è del tutto normale e dovuta in tali accordi quando sono previste dalla procedura ipotesi di esuberi per la ripartenza dell’impresa.
Dispiace, quindi, come tale frase sia stata letta dalla componente sindacale della CGIL, visto che tutti sanno, come è vero, che la procedura per la richiesta di Cassa Integrazione, nulla ha a che vedere con quella eventuale e futura legata alla gestione degli esuberi. Tale procedura infatti segue precise norme dalla stessa componente sindacale richiamate.
Per quanto riguarda poi la Confindustria di Grosseto, è importante ribadire che ha sempre operato nel rispetto delle norme e dei diritti dei lavoratori e dei loro rappresentanti, ma soprattutto ha sempre lavorato in sinergia e collaborazione con le rappresentanze sindacali nella gestione di questo difficilissimo periodo che, purtroppo interessa, anche se non elette ai clamori della stampa, un numero molto più ampio di aziende e lavoratori rispetto alla sola vicenda della ex Mabro.