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L'adesca su facebook, le chiede di fotografarsi nuda e poi la ricatta

Un ragazzo di 17 anni è stato denunciato per pedopornografia ed estorsione

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GROSSETO - Denunciato minore grossetano di 17 anni per diffusione di materiale pedopornografico ed estorsione ai danni di una quattordicenne sempre residente a Grosseto.
Il 17enne è stato deferito al Tribunale dei minorenni di Firenze a seguito della denuncia sporta presso gli Uffici della Polizia Postale di Grosseto dal padre di una studentessa che frequenta la classe prima di un istituto superiore.
Gli uomini della polizia postale hanno accertato che il diciassettenne avrebbe conosciuto la sua
“vittima” sul social network Facebook e dopo aver stabilito con lei un rapporto quotidiano di frequentazione on line, avrebbe richiesto alla ragazza, ottenendolo, il numero di cellulare, tramite il quale, servendosi dell’applicazione denominata Whatsapp, avrebbe approfondito l’amicizia virtuale. Tale amicizia si sarebbe protratta per un po’ di tempo e sarebbe divenuta “intima”, tanto da sfociare in uno scambio di scatti fotografici ritraenti entrambi i ragazzi nudi. A seguito di tale scambio di foto “compromettenti”, quello che fino ad allora era stato un semplice gioco , si è trasformato in una vessazione per la quattordicenne, che ha iniziato ad essere ricattata con la minaccia di diffusione di tali foto, se la stessa non ne avesse effettuate altre in cui simulava un atto di autoerotismo. Dopo aver ottenuto quanto richiesto il ragazzo, ha continuato ad insistere, come invece aveva promesso, spingendosi a pretendere un vero rapporto orale dalla ragazza, sempre con la minaccia di diffondere le fotografie ricevute. E’ stato a tal punto che la quattordicenne ha confidato tutto ai propri genitori che si sono subito rivolti alla Polizia Postale, la quale ha anche verificato che il diciassettenne, per rendere più veritiero quanto da lui minacciato, ha inviato, come atto dimostrativo, le foto in questione ad un’amica della sua vittima.
“Questo non è che l’ultimo dei numerosi casi che si verificano sempre più frequentemente nel mondo degli adolescenti – afferma il responsabile della Sezione della Polizia Postale Stefano Niccoli - Infatti gli adolescenti ad una grande abilità pratica e tecnica, non associano una consapevolezza di ciò che sia o non sia lecito e prudente fare in internet, vivendo la rete come il regno della libertà assoluta, che porta conseguentemente ad una minor diffidenza, un abbassamento dei “livelli di guardia” ed una caduta delle inibizioni. Così un gesto fatto con estrema superficialità, dal quale per altro non si può più tornare indietro perché internet è per sempre, può pregiudicare la reputazione di un individuo ed avere conseguenze anche gravissime sia a livello psicologico che per quel che concerne la sicurezza individuale, esponendo specie i più giovani al pericolo del cyberbullismo e dell’adescamento da parte di pedofili. Proprio per tale motivo la Polizia Postale sta da anni percorrendo e intensificando la strada della prevenzione attraverso i corsi di formazione tenuti settimanalmente nelle scuole di tutta la nostra provincia di Grosseto.”
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