ISOLA DEL GIGLIO – Ancora novità nel processo sul naufragio della Costa Concordia che in questi giorni si sta svolgendo al teatro Moderno di Grosseto.
Tra le dichiarazioni più eclatanti, ci sono quelle del comandante dei vigili urbani dell'Isola del Giglio che ha dichiarato che Schettino la notte del naufragio rifiutò per due volte l'offerta di una barca per tornare sulla Concordia.
“Dovevo restare dov'ero – avrebbe replicato l'ex comandante Schettino- per coordinare i soccorsi.”
Ma oggi, è stata anche la prima volta in cui, all'udienza, hanno parlato i dirigenti di Costa Crociere.
“Giungemmo sull'isola – spiega Cristina Porcelli, avvocato di Costa Crociere spa – la mattina dopo il naufragio e chiedemmo d'incontrare il comandante per capire la dinamica dell'incidente. Il comandante ci disse che ad un tratto sentì un urto laterale a poppa, che lo scoglio non era segnalato sulla carte nautiche e che diedemordine di mettere il timone tutto a dritta e poi tutto a sinistra.”
Tra le dichiarazioni più eclatanti, ci sono quelle del comandante dei vigili urbani dell'Isola del Giglio che ha dichiarato che Schettino la notte del naufragio rifiutò per due volte l'offerta di una barca per tornare sulla Concordia.
“Dovevo restare dov'ero – avrebbe replicato l'ex comandante Schettino- per coordinare i soccorsi.”
Ma oggi, è stata anche la prima volta in cui, all'udienza, hanno parlato i dirigenti di Costa Crociere.
“Giungemmo sull'isola – spiega Cristina Porcelli, avvocato di Costa Crociere spa – la mattina dopo il naufragio e chiedemmo d'incontrare il comandante per capire la dinamica dell'incidente. Il comandante ci disse che ad un tratto sentì un urto laterale a poppa, che lo scoglio non era segnalato sulla carte nautiche e che diedemordine di mettere il timone tutto a dritta e poi tutto a sinistra.”