GROSSETO - “ Adesso so chi se ne va non ti abbandona rimane in zona diventa parte della tua persona!Ti dedico questa rima di Esa te la ricorderai mixtape...bella Kefra.”
Sono le parole degli amici di sempre a riempire il vuoto che Stefano Bralia ha lasciato.
Qualche rima, qualche passo di breakdance, un saluto, un gesto fatto con la mano che solo il gruppo della Standa sapeva riconoscere.
C'è stato ieri nel pomeriggio l'incidente d'auto che ha strappato la vita a Stefano, o Kefra, come tutti qui a Grosseto lo chiamavano, ma già in tarda serata le bacheche di facebook traboccavano di lacrime e parole, spese per lui, per un amico buono e talentuoso che mancherà.
“Sto pensando a questa vita, - scrive Fabio che con lui ha condiviso tanti momenti a ballare sotto la Standa - così veloce così infinita…dove gli amici se ne vanno e lasciano un ricordo dentro di noi, per non morire mai.”
E poi ancora” prima di andare a letto ti arriva una notizia assurda quanto reale – scrive Laura - tra capo e collo....ritorni con la mente a 13 anni fa... ripensi ai motorini .. alla Standa che per noi era tundra..al cerchio della breakdance...alle persone perse di vista che per un periodo sono state nella tua vita...e ti chiedi quanto davvero siamo precari in questo mondo.”
Gli amici della Standa lo chiamavano Kefra, altri lo salutavano dicendogli “Ciao Chef!”, visto che ormai da anni lavorava nel ristorante dei genitori nella tenuta di Poggio Cavallo.
Ieri sono stati i poliziotti a dare la triste notizia a mamma e papà.
Forse Stefano stava ritornando a casa da lavoro quando, a bordo della sua Yaris, ha perso il controllo e si è schiantato contro un albero, lungo la strada dei Laghi che da Istia porta a Roselle.
E' stato un passante, che vedendo la macchina fuori strada ha dato l'allarme al 118, ma per Stefano non c'è stato niente da fare.
Inutili i tentativi di rianimarlo, inutile la corsa in ospedale.
Con lui in macchina c'era Betty, la sua fidanzata che fortunatamente, nonostante sia stata portata subito all'ospedale Le Scotte di Siena, non è in pericolo di vita.
Una tragedia consumatasi in pochi secondi, uno scontro pazzesco che ancora deve trovare certezze sulla sua dinamica.
“Non ci posso ancora credere – è il commento di Federico - se mi fermo a pensare mi sembra passato così poco tempo,quante volte insieme alla Standa, quante volte a condividere una passione ogni singola persona resterà per sempre nei miei ricordi siete tutti parte di me ...ciao Stefano.”
E' un susseguirsi di messaggi, nessuno che riesce a trovare pace, nessuno mai la troverà. Un amico non c'è più, troppi se ne sono già andati prima del tempo, ma tra le lacrime, qualcuno prova a trovare la speranza. "Tanto alla fine so che è solo un salutarsi, - scrive Edoardo - solo un ribeccarsi a muovere i passi tra gli astri...Ciao Stefano...”
Sono le parole degli amici di sempre a riempire il vuoto che Stefano Bralia ha lasciato.
Qualche rima, qualche passo di breakdance, un saluto, un gesto fatto con la mano che solo il gruppo della Standa sapeva riconoscere.
C'è stato ieri nel pomeriggio l'incidente d'auto che ha strappato la vita a Stefano, o Kefra, come tutti qui a Grosseto lo chiamavano, ma già in tarda serata le bacheche di facebook traboccavano di lacrime e parole, spese per lui, per un amico buono e talentuoso che mancherà.
“Sto pensando a questa vita, - scrive Fabio che con lui ha condiviso tanti momenti a ballare sotto la Standa - così veloce così infinita…dove gli amici se ne vanno e lasciano un ricordo dentro di noi, per non morire mai.”
E poi ancora” prima di andare a letto ti arriva una notizia assurda quanto reale – scrive Laura - tra capo e collo....ritorni con la mente a 13 anni fa... ripensi ai motorini .. alla Standa che per noi era tundra..al cerchio della breakdance...alle persone perse di vista che per un periodo sono state nella tua vita...e ti chiedi quanto davvero siamo precari in questo mondo.”
Gli amici della Standa lo chiamavano Kefra, altri lo salutavano dicendogli “Ciao Chef!”, visto che ormai da anni lavorava nel ristorante dei genitori nella tenuta di Poggio Cavallo.
Ieri sono stati i poliziotti a dare la triste notizia a mamma e papà.
Forse Stefano stava ritornando a casa da lavoro quando, a bordo della sua Yaris, ha perso il controllo e si è schiantato contro un albero, lungo la strada dei Laghi che da Istia porta a Roselle.
E' stato un passante, che vedendo la macchina fuori strada ha dato l'allarme al 118, ma per Stefano non c'è stato niente da fare.
Inutili i tentativi di rianimarlo, inutile la corsa in ospedale.
Con lui in macchina c'era Betty, la sua fidanzata che fortunatamente, nonostante sia stata portata subito all'ospedale Le Scotte di Siena, non è in pericolo di vita.
Una tragedia consumatasi in pochi secondi, uno scontro pazzesco che ancora deve trovare certezze sulla sua dinamica.
“Non ci posso ancora credere – è il commento di Federico - se mi fermo a pensare mi sembra passato così poco tempo,quante volte insieme alla Standa, quante volte a condividere una passione ogni singola persona resterà per sempre nei miei ricordi siete tutti parte di me ...ciao Stefano.”
E' un susseguirsi di messaggi, nessuno che riesce a trovare pace, nessuno mai la troverà. Un amico non c'è più, troppi se ne sono già andati prima del tempo, ma tra le lacrime, qualcuno prova a trovare la speranza. "Tanto alla fine so che è solo un salutarsi, - scrive Edoardo - solo un ribeccarsi a muovere i passi tra gli astri...Ciao Stefano...”
