GROSSETO - Personale della Polizia di Grosseto, sezione narcotici, nell’ambito dell’attività investigativa di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti ha arrestato due grossetani: un uomo ed una donna, che da qualche tempo avevano intrapreso una fiorente attività di spaccio, accoglievano i propri clienti presso la loro abitazione ubicata nella zona compresa tra via Emilia e via della Pace. Per tale motivo, nel pomeriggio del 30 ottobre u.s., veniva predisposto un mirato servizio di osservazione al fine di monitorare costantemente l’ingresso di detta abitazione. In tale circostanza veniva notato giungere presso l’abitazione un giovane il quale, dopo una breve permanenza di qualche minuto all’interno, veniva fermato sulla porta d’ingresso all’atto di uscire. Quest’ultimo, unitamente agli occupanti dell’abitazione, veniva quindi sottoposto a perquisizione personale. Le ricerche venivano di seguito estese anche all’appartamento e si concludevano con esito positivo. In particolare sotto il cuscino del letto matrimoniale veniva rinvenuto:un borsellino contenente al suo interno due involucri in cellophane di colore bianco chiusi con una fascetta in metallo plastificato al cui interno vi era della sostanza di colore marrone risultata essere eroina rispettivamente del peso lordo di grammi 10,58 e 2,31; la somma di euro centocinque. Sul tavolo dell’angolo cottura si rinveniva:una bilancia elettronica di precisione di colore grigio con evidenti tracce di polvere bianca sul piatto di pesatura ed una confezione già aperta di mannitolo. Nella scaffalatura posta alla testa del letto matrimoniale e più precisamente all’interno di un contenitore metallico venivano rinvenute: nr. 18 (diciotto) compresse (staccate l’una dall’altra) di suboxone da 8mg/2mg, farmaco considerato sostanza stupefacente. Nella scaffalatura posta a divisorio d’ingresso con il letto matrimoniale si rinveniva:una confezione già aperta di mannitolo. Nel secchio della spazzatura accanto all’angolo cottura veniva rinvenuto: un frammento in plastica trasparente con scritte blu con fori circolari utilizzato verosimilmente per il confezionamento in singole dosi dello stupefacente.Nella stessa scaffalatura, su un ripiano, veniva rinvenuta: una tessera bancomat intestata ad una terza persona che veniva contattata telefonicamente ed informata del rinvenimento della tessera bancomat. La stessa confermava di averla smarrita in luogo e tempo imprecisato e successivamente sporgeva denuncia di smarrimento. In relazione a quanto accertato venivano denunciati in stato di libertà per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e per possesso illecito di carta di credito un ragazzo ed una ragazza italiani del 1975 e del 1974; contestualmente veniva denunciato per resistenza a pubblico ufficiale il ragazzo bloccato sulla porta d’ingresso, un ragazzo italiano del 1985, in quanto si opponeva all’attività d’indagine in atto reagendo nei confronti degli operanti.