GROSSETO - Nella giornata di venerdì 26 settembre la Polizia di Stato e il Corpo Forestale dello Stato hanno dato esecuzione ad un provvedimento di sequestro dell’impianto a biogas di Cinigiano di proprietà dell’azienda Agri Power Plus emesso dal Tribunale di Grosseto
Il provvedimento emesso segue un’attività d’indagine articolata e complessa dalla quale sono emerse irregolarità gravi sia nella fasi iniziale in cui sono state ottenute le autorizzazioni per conseguire l’incentivazione da parte del GSE, gestore deputato alla erogazione della tariffa onnicomprensiva per gli impianti a energia rinnovabili, sia nella fase successiva di gestione dell’impianto stesso. In quest’ultima parte si è riscontrato che l’impianto, contrariamente al dettato normativo, si alimentava solo in minima parte attraverso propria produzione, ricorrendo, al contrario, per la maggior parte a produzione terze, di cui parte anche fuori dalla filiera corta consentita dalla legge.
Vengono contestati i reati di truffa aggravata, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e il reato di scarico abusivo di acque reflue previsto dal codice dell’ambiente attraverso il quale son stati indebitamente percepiti 1.300.000 euro di erogazioni pubbliche.
L’attività d’indagine coordinata dai PM Leopizzi e Ferraro è ancora in corso per lo sviluppo degli ulteriori profili investigativi.
Sequestro in corso di notifica all’amministratore delegato, N.M di anni 30 residente a Napoli, nominato custode giudiziale.