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Osa-Albegna, Bramerini: "I consiglieri di FdI-AN si informino meglio"

L'intervento dell'assessore regionale all'ambiente

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FIRENZE - "Come sono andate le cose per i lavori dell'Osa - Albegna la Regione lo sa bene. Dovrebbero informarsi meglio i consiglierei di FdI-An". L'assessore regionale all'ambiente, Anna Rita Bramerini, replica alle anticipazioni su un'interrogazione di Marcheschi, Donzelli e Staccioli uscite sulla stampa locale.

"Forse è il caso di rifare la storia - continua Bramerini - L'intervento di ripascimento di quel tratto di costa fu incaricato dall'allora commissario della laguna Rolando Di Vincenzo che aveva l'onere affidatogli dal Ministero dell'Ambiente di effettuare il dragaggio della foce dell'Albegna. Dato che l'operazione avrebbe prodotto sabbia, la Regione si accordò con il commissario per usare quel materiale proprio per il ripascimento del tratto in questione con un impegno di 500mila euro di fondi regionali su un impegno complessivo di 1 milione e 500mila euro. La Corte dei Conti però non riconobbe quell'impegno, nel frattempo il commissario decadde e il dirigente della Regione Toscana che lo ha sostituito ha avuto nell'ordinanza di Protezione civile l'incarico di portare a termine i lavori già avviati. Ed eccoci arrivati quindi all'accordo di programma che la Regione ha provveduto a siglare nel marzo 2013 con la Provincia di Grosseto e il Comune di Orbetello".

"Ricordo ai consiglieri - prosegue - che il calendario dei lavori è stato concordato con gli operatori e con gli enti locali e che non partitono nel 2013 perché ci fu espressamente chiesto di spostarli al 2014.
Nel 2014 i lavori sono partiti a maggio perché proprio dai balneari era arrivata la richiesta di non impegnare il periodo delle feste pasquali. Ricordo ancora che l'intervento di ripristino della spiaggia a nord della Foce dell'Albegna aveva come obiettivo la difesa del sistema dunale. Con i lavori compiuti e terminati il 4 luglio è stato messo in sicurezza il cordone dunale, fondamentale per la salvaguardia di tutto il sistema spiaggia-duna-pineta che funziona come protezione dell'entroterra dalla sommersione quando ci sono mareggiate estreme e fornisce i sedimenti utili all'equilibrio dinamico del sistema. Gli studi sono già stati fatti, adesso il compito della Regione è quello di monitorare l'evoluzione della linea di riva e del profilo della spiaggia emersa e sommersa".

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