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Concordia a spasso nel golfo ?

Interviene l'associazione di tutela ambientale La Duna di Follonica

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FOLLONICA-"Il dramma della Concordia ha segnato tragicamente  le vite di tantissime persone, molti per le perdite di parenti e amici , altri per il trauma del naufragio...Ha segnato le vite degli abitanti del Giglio, isola che si trova ancora, dopo parecchio tempo, a convivere con la sagoma gigantesca della nave incagliata dal suo comandante il 13 gennaio 2012 a ridosso dell'isola toscana". Cosi inizia la nota dell'associazione LA DUNA."Ha segnato sicuramente le vite dei soccorritori, più o meno conosciuti ma tutti degni del massimo del nostro rispetto e nostra gratidudine. Di sicuro ha dato da fare ai politici e amministratori, direttamente o indirettamente  coinvolti nelle scelte per il suo recupero e la sua destinazione. Su questo vorremmo, come associazione LA DUNA, soffermarci e invitare ad una riflessione. Si sta cercando, a molti livelli politici e amministrativi della Regione Toscana e Enti Locali, di collegare il destino della Concordia alla drammatica situazione industriale ed occupazionale del polo siderurgico di Piombino, chiedendo con cadenza giornaliera di far demolire nel costruendo porto di Piombino la nave di Costa Crociere. A favore di tale destinazione si richiama una giusta attenzione per i danni che  lo sversamento dei liquidi contenuti in essa potrebbero arrecare al mar Tirreno e Ligure passando tra Elba e Corsica e nel tratto di mare che viene denominato "santuario dei cetacei del Tirreno",  molto al largo della costa livornese. Noi siamo consapevoli del rischio che viene evocato, ma vorremmo indurre gli Enti locali del nostro golfo, Follonica, Scarlino, Castiglione della Pescaia, Piombino e comuni Elbani, a valutare e chiedere una valutazione sul possibile impatto che potrebbe avere l'attraversamento delle acque del nostro golfo dalla nave : cosa impedisce di pensare che lo stesso probema ambientale che si prefigura per le acque aperte potrebbe presentarsi per l'ecosistema limitato che ci stà davanti ? Chi garantisce che i liquidi inquinanti che potrebbero fuoriuscire dalla nave non pregiudicherebbero l'ecosistema marino e le nostre coste, causando danni non esattamente configurabili anche per l'economia turistica , grossa fonte di sostentamento per tante famiglie ? Chi ci garantisce che i lavori di costruzione del bacino e del canale sul fondale marino per accogliere la Concordia a Piombino non provocherà uno spargimento dei fanghi presenti nel fonfale prospicente il porto e lo stabilimento siderurgico ? Chi garantisce che esistono le strutture industriali adeguate per lo smantellamento e il corretto smaltimento di tutta la nave ? Ad oggi sembra che di tutto questo nonesista niente tranne la buona volontà dei lavoratori piombinesi, costretti dallo spettro della disoccupazione ad invocsare l'arrivo di una nave da smantelare per andare ancora un poco avanti ? Noi ci teniamo a precisare che il nostro appello non ha la minima intenzione di entrare in contrasto con i lavoratori piombinesi, ma vorremmo che gli amministratori che hanno fatto loro la battaglia della Concordia a Piombino si facesse vedere e sentire anche a Follonica e ci garantisse, carte alla mano e con studi scientifici, che il nostro golfo non corre rischi e comunque una fidejussione sarà destinata ad eventuali danni che si potessero verificare all'economia turistica, alla pesca e all'ambiente. Se non fosse chiaro questo messaggio è diretto al presidente Rossi, all'assessore Bramerini e ai nostri sindaci tutti".

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