GROSSETO-Il falco pescatore è tornato a nidificare in Maremma dopo più di 40 anni che non nidificava più in Italia. La storia inizia nel 2006 con la collaborazione tra il Parco regionale della Maremma e quello Corso, che Legambiente ha favorito, reintroducendo piccoli falchi corsi nel Parco. Nell’area protetta maremmana questa specie ha nidificato più volte negli ultimi anni, ma oggi assistiamo a una nidificazione (tre pulli) nella riserva provinciale Diaccia Botrona da parte di una coppia formata dalla femmina introdotta nel Parco della Maremma e il padre selvatico.
“Questo percorso di successo ha un grande significato e dimostra – afferma Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente - che con una forte collaborazione mediterranea è possibile dare un contributo importante alla salvaguardia della biodiversità e favorire un allungamento della stagione turistica e un incremento di economia legato alla tutela naturalistica. I quattro piccoli di falco pescatore nati in Maremma (uno nel Parco della Maremma e tre nella Diaccia) sono di buon auspicio a livello internazionale e tracciano le linee guida da seguire per ristabilire l’equilibrio naturale che dia giusta importanza a quella grande miniera di biodiversità che spesso perdiamo”.