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Provincia: un fondo di 100mila euro per il microcredito sociale

Presentata oggi la misura che nasce per facilitare l'accesso al credito ai lavoratori in difficoltà

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GROSSETO - La Provincia di Grosseto ha istituito un fondo di garanzia di 100 mila euro per il microcredito sociale. La misura, presentata in conferenza stampa, nasce con l'obiettivo di facilitare l'accesso al credito a lavoratori e lavoratrici che non hanno possibilità di utilizzare il normale circuito creditizio e si trovano in particolari situazioni di difficoltà e di precarietà. Il fondo garantisce le banche che erogano i piccoli prestiti e sarà a copertura degli interessi maturati sul debito.

La Provincia, con avviso pubblico, ha individuato gli istituti di credito e i soggetti senza fini di lucro interessati a collaborare. Ad oggi hanno dato la loro disponibilità la Banca della Maremma e le associazioni “L'Altra città” e Società volontaria di Soccorso” che svolgeranno attività di consulenza e tutoraggio.
“La zona grigia del disagio sociale si è allargata – commenta Leonardo Marras, presidente della Provincia – ma la risposta pubblica è rigida, si occupa essenzialmente del disagio estremo. Questa misura nasce con l'obiettivo di intervenire prima della zona nera, sostenendo chi tenta di uscire con le proprie forze dalla crisi, andando così a completare l'offerta attraverso strumenti più flessibili e personalizzabili e quindi più efficaci”.

L'importo massimo del prestito è di 3mila euro erogabili in un unica soluzione sul conto corrente intestato al beneficiario. La restituzione dovrà avvenire a partire dal secondo mese, in 36 rate mensili. Il pagamento degli interessi sarà a carico della Provincia. Il prestito non potrà essere richiesto per sanare situazioni debitorie precedenti. Al momento possono presentare domanda solo i cittadini che risiedono nei comuni dove opera la Banca della Maremma: ovvero Campagnatico; Castiglione della Pescaia; Cinigiano; Civitella Paganico; Gavorrano; Grosseto; Magliano in Toscana; Manciano; Orbetello; Roccastrada; Scansano; Scarlino. E' necessario dimostrare di possedere un reddito da lavoro, di trovarsi in una situazione di deterioramento della qualità della vita nei suoi aspetti essenziali e  presentare una dichiarazione isee valida non superiore ai 15mila euro.

“Ringrazio le associazioni e la Banca della Maremma che hanno risposto subito alla nostra chiamata – continua Leonardo Marras – l'auspicio è che anche altri istituti bancari decidano di aderire presto per essere in grado nei prossimi mesi di dare risposte ad un numero maggiore di persone comprendo tutto il territorio”.
Alla conferenza stampa sono intervenuti anche Marina Loni della Svs Livorno; Manuele Filosomi responsabile della sezione di Grosseto della Svs; Daniela Borracelli dell'associazione L'Altra Città, Don Enzo Capitani e Giancarlo Ciarpi, direttore generale della Banca della Maremma.

“Noi veniamo da un'esperienza consolidata sul microcredito grazie alla lunga collaborazione con l'Altra Città – afferma Giancarlo Ciarpi – va dato merito alla Provincia che ha messo in piedi una iniziativa così importante per interventi mirati che risolvono situazioni contingenti. Noi abbiamo aderito perché crediamo che una banca di credito cooperativo abbia il dovere sociale di esprimere la propria vicinanza al territorio. Auspico che anche le altre banche diano la loro disponibilità. Se il plafond delle risorse si dovesse esaurire si potrebbe istituire un altro fondo ex novo, come istituti bancari.”

Il primo passo per chi volesse accedere alla misura è quello di rivolgersi ad una di queste due associazioni che si occuperà della preistruttoria utile alla verifica dei requisiti. Dopodiché, se ci sono i requisiti, l'associazione darà il proprio supporto nella compilazione della domanda che sottoscriverà e invierà alla banca.
Ecco come rivolgersi alle due associazioni:
L'Altra Città, 0564 413228 - Giorni di apertura dello sportello: lunedì e giovedì, dalle 15 alle 17

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