GROSSETO - Quello della Ciclopista tirrenica è un progetto studio di circa 500 chilometri: dal confine con la Liguria al confine con il Lazio scendendo lungo l’asse tirrenico e attraversando la Maremma e la Toscana. Il progetto tiene conto delle piste ciclabili già esistenti che saranno integrate con altre strutture appositamente fatte per dare continuità all’intero percorso, considerando anche i nodi intermodali (stazioni, porti, ecc.) che si sovrapporranno lungo il tracciato. Lo studio fatto da Legambiente, e finanziato dalla Regione Toscana, ha visto l’adesione e la collaborazione di altre associazioni (come i circoli locali di Fiab, Terramare e la Uisp di Grosseto e Livrono) con l’obiettivo comune di promuovere la mobilità leggera.
“Promuovere la mobilità ciclabile attraverso itinerari e ciclopiste dedicate – ha affermato Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente – significa senza dubbio abbattere le emissioni di anidride carbonica, facilitare il cambiamento degli stili di vita e valorizzare i territori per scoprire le singole specificità ambientali, storiche e paesaggistiche. Con le iniziative sulla mobilità sostenibile intendiamo promuovere un nuovo modello di pianificazione che inserisca piste ciclabili e green ways come perni della mobilità in chiave sostenibile. Questo per far sì che la Toscana, e la Maremma in particolare, divengano il distretto territoriale della ciclabilità in ambito europeo”.
“Grosseto è destinata a diventare – ha spiegato Vincenzo Ceccarelli, assessore alla Mobilità della Regione Toscana - un punto di riferimento per la mobilità ciclabile in Toscana. Nel mese prossimo Legambiente avrà completato il progetto di massima della ciclopista Tirrenica, una delle grandi direttrici individuate dalla Regione per la rete delle ciclopiste. Nel frattempo, Fiab sta progettando il tratto toscano della Due Mari della bici, che partirà da Grosseto e andrà verso Arezzo. Ricordo che la Regione Toscana è stata tra le prime regioni italiane a dare attuazione alle leggi nazionali che finanziavano interventi nel settore della mobilità ciclabile, già negli anni ‘90. Da allora, i progetti cofinanziati con risorse regionali sono stati in totale 35 per un costo complessivo di oltre 14 milioni di euro. Nel 2012 abbiamo varato la nuova legge regionale. L’obiettivo è raddoppiare gli attuali 500 chilometri di ciclopiste. Per far questo abbiamo appena varato un bando pensato sulla ciclopista dell’Arno, con cui la Tirrenica si ricollegherà”.