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Rabazzo: "Agricoltura cuore pulsante della Provincia di Grosseto"

"Bene l'incontro con il Ministro ora attendiamo risposte concrete"

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GROSSETO - "La provincia di Grosseto più di altri territori ha un'economia che si muove in maniera maggioritaria attorno all'agricoltura . Per questo siamo a chiedere attenzione e risposte ai molti problemi che stanno mettendo in ginocchio, non solo il settore primario, ma anche le tante famiglie e tutto l'indotto ad esso collegato." Lo ha affermato il presidente Cia di Grosseto Enrico Rabazzi nel corso dell'incontro, organizzato dal Pd, con il ministro all'agricoltura Maurizio Martina. I dati pubblicati questi giorni, che mettono in evidenza come l'unico settore produttivo che registra un aumento congiunturale è l'agricoltura, confermano la volontà degli agricoltori di andare avanti e questo malgrado le molte difficoltà. Per questo colgo l'occasione ha aggiunto Rabazzi rivolgendosi al Ministro per chiedere risposte ad alcuni temi oramai non più procrastinabili. Per consentire alle aziende di continuare a garantire produttività e lavoro ha continuato il Presidente: la Cia si aspetta con urgenza soluzioni concrete ad almeno tre temi: snellimento della burocrazia, una Pac più attenta alle esigenze dei singoli territori e la definitiva soluzione alla questione predatori.? Entrando nel dettaglio Rabazzi ha sottolineato, dati alla mano, quanti e quali sono i danni al settore agricolo causati da una eccessiva e spesso inutile burocrazia, le risorse e il tempo perso per compilare moduli, fare registrazioni, adempiere alle nuove normative che impongono registri telematici, per esempio per l'olio, anche per piccolissime imprese Tutto questo - ha aggiunto - senza tener conto che molti agricoltori non hanno accesso ad internet. In merito agli aiuti accoppiati della nuova Pac il rischio è quello di penalizzare interi territori, come per esempio la Maremma, a seguito dell'esclusione del grano duro ortofrutticoltura e la zootecnia ovina". Rabazzi ha quindi concluso il suo intervento illustrando al Ministro la questione: "Abbiamo atteso una risposta per troppo tempo, ora siamo davvero al collasso ed esigiamo interventi concreti. Le aziende che si dedicano alla pastorizia sono state tutte in qualche modo colpite dai lupi o randagi. É il momento di risposte. Forse non tutti sanno che i pastori non solo creano posti di lavoro, grazie anche all'indotto del settore, ma sono anche i primi custodi del nostro territorio e delle sue campagne, per questo chiediamo rispetto e tutela, chiediamo pari dignità agli altri lavoratori, e giudichiamo chi vede nelle nostre richieste una mera speculazione monetaria un miope in malafede" In linea con Maritina, Rabazzi ha condiviso la necessità di lavorare in stretto accordo con la Regione anche per dar vita a una democrazia europea che inglobi anche gli agricoltori italiani

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