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Innocenti: "Il mio pensiero su fotografi, fotografie e gli effetti della comunicazione"

Intervento del sindaco di Roccastrada sulla manifestazione di Ribolla

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ROCCASTRADA - Giancarlo Innocenti, sindaco di Roccastrada, analizza la polemica che si è creata dopo la manifestazione che si èsvolta a Ribolla: "Ribolla 2014 è stato un grande evento così come lo fu il 2004. In entrambi i casi i giorni della tragedia portano con se discussioni. Nel 2004 molti si dichiararono sconcertati dalla costruzione del Cubo nero, il grande parallelepipedo sorto in omaggio alle vittime. Era un argomento complesso da analizzare e motivare. Anche il 2004 fu caratterizzato da una forte partecipazione di persone così come è successo quest'anno.

Ribolla esiste a distanza di sessant'anni, la memoria è forte e radicata, ma ogni anno, Ribolla e La miniera a memoria, cambia. Cambia il modo di raccontarla e cambiano i partecipanti, non muta il simbolo che rappresenta nel mondo del lavoro.
Il riconoscimento di questa forza è stata la partecipazione di Susanna Camusso e del ministro Maria Elena Boschi. Nel 2004 non vennero sindacalisti nazionali e ministri.
La presenza partecipata di queste due donne, dirigenti che guidano la nostra Nazione, è stata importantissima.
Ribolla, “un villaggio sperduto in una breve pianura ondulata sotto le colline di Montemassi e di Roccastrada” come scriveva Luciano Bianciardi, è stato riconosciuto come simbolo, ha perso l'anonimato a cui molte località minerarie sono condannate. Le persone che hanno partecipato alle cerimonie lo hanno compreso, si sono strette attorno alla Camusso e alla Boschi in un abbraccio collettivo di riconoscimento.
Le polemiche di fotografi minori, l'uso di immagini colte in altri contesti, cercano di sminuire ciò che è successo, di fare notizia artefacendo la notizia, di fare sensazione usando piccole e trite polemichette elettorali.
Ribolla ha sempre risposto con serietà a questo ed altro. Come sindaco ho seguito tutta la manifestazione nelle sedi istituzionali e pubbliche. In questi luoghi non c'è stato un protagonismo di parte, né da parte della CGIL, né da parte del ministro. Tutti eravamo insieme per ricordare e affermare la difesa del lavoro e dei lavoratori.
Questo episodio ci deve far riflettere. Anche il giornalismo si sta trasformando, percorrendo strade superficiali, leggere, come spesso sono le fotografie scattate con un cellulare e l'uso di Facebook. Io confido che Ribolla con la sua narrazione sappia rispondere sempre, aiutando, in qualche modo insegnando, a chi non lo ha ancora capito, a fare bene il proprio mestiere di comunicatore."

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