FOLLONICA - Lo sviluppo di Follonica passa anche dalle potenzialità dell'enogastronomia e dell'agricoltura: la visita, a sostegno della candidatura di Andrea Benini, dell'assessore regionale alle politiche agricole, caccia e pesca, Gianni Salvadori, è stata l'occasione per parlare insieme agli operatori follonichesi del settore di quello che sarà il futuro dell'economia legata ai prodotti della terra. “Abbiamo nel nostro territorio delle grandi eccellenze sia agricole, che gastronomiche, non dimenticandoci della produzione di vino – ha detto Benini in occasione dell'incontro con l'assessore alla sede del comitato elettorale del centro sinistra – Il turismo che vogliamo sviluppare è legato anche a questo settore: oggi dobbiamo mettere al centro di ogni questione il lavoro e non possiamo non averne una visione allargata. Proprio per questo dobbiamo riuscire a sfruttare tutte le potenzialità della nostra terra, dalla cultura, allo sport, fino all'enogastronomia”. “Dobbiamo rigenerare l'impresa, ridare entusiasmo a chi lavora, proprio come accadde nel dopoguerra – ha dichiarato Salvadori -: l'Italia non è come allora reduce da distruzioni dovute ad armi e bombe certo, ma ha subito una guerra finanziaria pesante e subdola dalla quale dobbiamo rialzarci. Il primo passo da fare è slegare dalla burocrazia le aziende: abbiamo fatto sì che la gestione dello sviluppo rurale diventasse di competenza regionale a livello amministrativo, ciò significa meno bandi e meno graduatorie, quindi uno snellimento delle pratiche che, se tutto andrà come nei pian,i dovrebbe far diminuire molto i costi delle imprese. Le aziende toscane hanno fatto un lavoro meraviglioso in questi anni di crisi: gli imprenditori si sono rimboccati le maniche e hanno investito sulla loro attività, ora dobbiamo spingere sull'acceleratore. Un esempio? Dobbiamo creare delle strategie unitarie per l'enologia: la potenzialità è enorme e appena i mercati orientali aumenteranno la richiesta dobbiamo farci trovare pronti”. Una richiesta all'assessore Salvadori ha riguardato il Parco di Montioni: con la scomparsa della Provincia, le norme che cambiano e la scadenza della gestione delle Bandite di Scarlino, serve un organismo unico che si prenda carico di quella distesa boschiva, così da iniziare a pensare a dar vita ad eventi che lo rendano vivo. La promessa dell'assessore è stata che subito dopo le amministrative sarà programmato un apposito incontro per discuterne nei dettagli.