GROSSETO - Per Agrinsieme, il coordinamento di cui fanno parte Confagricoltura e Cia Grosseto, l’incontro nei locali del Latte Maremma avuto con il governatore Enrico Rossi, insieme agli assessori, Salvadori e Bramerini è stato giudicato come “un apprezzato momento di confronto. Il fatto che il presidente Rossi – dicono i due presidenti Antonfrancesco Vivarelli Colonna ed Enrico Rabazzi - abbia preso formale impegno di attivare un coordinamento per la verifica dei progressi circa la rimozione dal territorio di canidi e ibridi diversi dal lupo, coinvolgendo nella sua costituzione anche gli stessi allevatori, è un passo avanti fondamentale”. Non a caso anche le due associazioni hanno deciso di rinunciare al loro intervento istituzionale per lasciare lo spazio a chi vive i problemi sulla propria pelle.
“In ogni caso – dicono ancora Rabazzi e Vivarelli Colonna - crediamo che sia giusto tornare a puntualizzare le posizioni espresse dagli allevatori e fatte proprie da Agrinsieme, richiedendo con forza al Presidente Enrico Rossi che si adoperi per conseguire obiettivi che riteniamo prioritari e irrinunciabili. In primis – continuano - chiediamo che si adottino tutte le azioni ed iniziative che possano conseguire l’obiettivo di eliminare il fenomeno della predazione, in quanto le azioni fin qui intraprese, pur apprezzabili, per il contenimento del fenomeno costituiscono interventi parziali i cui risultati, se vi saranno, non potranno che realizzarsi nel lungo periodo”. La prima azione da intraprendere con decisione è, secondo gli allevatori, la rimozione degli ibridi e degli altri canidi diversi dal lupo dal territorio. L’altro punto che Agrinsieme sottolinea è quello dell’adozione urgente di provvedimenti economici che, attraverso adeguati stanziamenti, consentano un congruo risarcimento dei danni diretti e indiretti, compresa la mancata o ridotta produzione causata dagli attacchi di predatori e il tutto con basso impatto burocratico, rapidità di istruttoria ed erogazione. “Chiediamo anche - aggiungono i due presidenti - che si mantenga e si migliori l’impianto normativo e gestionale per lo smaltimento delle carcasse degli animali allevati e si promuovano e si adottino tutte le iniziative legislative e regolamentari che consentano un efficace aggiornamento delle legislazioni comunitaria, nazionale e regionale al fine di conseguire un corretto equilibrio ecologico e la salvaguardia delle biodiversità”. Agrinsieme è tornata a parlare dell’esclusione dall’aiuto accoppiato per il settore ovicaprino, che invece è da applicare a tutti i capi ovini al fine di consentire il superamento della situazione di difficoltà dovuta, oltre che al fenomeno della predazione, anche alla crisi di settore che ormai perdura da diversi anni. Infine, in ultima battuta, prevedere nella prossima programmazione del PSR una misura destinata ad erogare un contributo ad ettaro per i pascoli assistiti.