ISOLA DEL GIGLIO - Attilio Brothel, membro del gruppo consiliare di minoranza, non risparmia critiche all'amministrazione comunale in merito alle condizioni attuali di Giglio Castello: "Oggi, entrando a Giglio Castello, considerato uno dei Borghi più belli d'Italia, ci si rende perfettamente conto di quanto poco sia diffuso il senso di bene pubblico. Di come sia difficile considerare tutto ciò che è condiviso o condivisibile un qualcosa da rispettare e salvaguardare. Spesso, purtroppo, si fa strada in molti di noi la strana convinzione che il bene pubblico non appartenga a nessuno. Nel frattempo l'Amministrazione Comunale provvede , in sostituzione delle promesse fatte nel 2010, al solo “rattoppo” con bitume di alcune buche nelle strade interne.
Come se non bastasse, mentre gli Amministratori Comunali, sono “ciechi”, è opinione avvertita da diversi cittadini che un tratto della cinta muraria di Giglio Castello, all'altezza della Parrocchia (salvo se altre zone) versa in un continuo stato di degrado e abbandono e necessita di lavori consolidamento e restauro.
Un velo pietoso va poi riservato alle stradine secondarie, quelle dove non ci passa quasi mai nessuno ( particolarmente quelle adiacenti alle mura medicee), dove regna il disordine ed il degrado ed il servizio di pulizia stradale è praticamente inesistente, al quale provvedono – in qualche caso – direttamente i cittadini.
Per un Borgo così grazioso, le vie di accesso sono importantissime. Sono il classico biglietto da visita, il primo luogo dove si dà il benvenuto a chi entra: visitatori occasionali, turisti (italiani e stranieri) e quant’altro. Beh, chi arriva a Giglio Castello ha la triste sensazione di entrare in un ambiente abbandonato a se stesso.
Inoltre, non va dimenticato che, nella situazione attuale , Giglio Castello potrebbe essere a rischio esclusione dal Club dei Borghi più belli d'Italia, come accaduto di recente in altre realtà simili a quella del nostro Borgo.
Quando il sindaco ha presentato pubblicamente, a mezzo stampa, il suo faraonico programma, avrebbe almeno dovuto dimostrare l’onestà intellettuale e dire la verità: che non aveva soldi per realizzarlo, per non essere accusato di prendere in giro gli elettori gigliesi, come in effetti è stato.
Le dichiarazioni pubbliche sugli investimenti per Giglio Castello rese nel 2010 dal sindaco Ortelli, cui va aggiunta l'incuria sistematica con la quale “cura” il Borgo, dimostrano una bella faccia tosta per chiedere il voto alle prossime elezioni amministrative".