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Matrimoni gay, l'Arcigay di Grosseto: "Maremma, terra di emancipazione e diritti"

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GROSSETO - "Apprendiamo con grande gioia la decisione del Tribunale di Grosseto di accogliere il ricorso presentato dai nostri concittadini maremmani, ordinando la trascrizione del loro matrimonio celebrato poco più di un anno fa a New York nei registri di stato civile. Un passo innovativo che segna una svolta unica nel nostro ordinamento giuridico, riconoscendo per la prima volta il diritto all' uguaglianza in materia di matrimonio". Così commenta Maurizio Tondi, presidente di Arcigay Grosseto “La notizia delle nozze celebrate a dicembre 2012 dai due grossetani suscitò in noi la solita nota di amarezza nel dover tristemente constatare che 2 cittadini italiani avevano dovuto volare negli stati uniti per vedere riconosciuta giuridicamente la loro unione. Con questa sentenza del Tribunale di Grosseto siamo di fronte ad una vera e propria rivoluzione che speriamo creerà un precedente indiscutibile aprendo la strada anche ad altre coppie che vorranno vedere riconosciuti i propri diritti nel proprio luogo di residenza. In questi anni, l' Arcigay non ha mai smesso di stimolare le coscienze portando avanti l' attività di informazione e sensibilizzazione per favorire l' inclusione delle persone lgbtqi nella società contemporanea. Il tribunale di Grosseto ha finalmente scritto nero su bianco che non c'è motivo, in Italia, di opporsi al matrimonio tra persone dello stesso sesso. Ora festeggiamo questo momento storico in cui la Maremma si è fatta protagonista nello scenario italiano per l'affermazione di diritti e di uguaglianza, grazie alla lotta portata avanti dai nostri concittadini e supportata dal Comune di Grosseto che non si è costituito parte civile ed ha accettato questa sentenza storica”.

Prosegue Daria Morello, segretario di Arcigay Grosseto “l'associazione vuole ringraziare pubblicamente i 2 concittadini Chigiotti e Bucci, pionieri di questa storica vicenda che in barba all'immobilismo della politica italiana, hanno volato oltreoceano, sono tornati orgogliosi nella nostra piccola Maremma e hanno lottato e vinto una battaglia senza precedenti, riscrivendo la storia di questa nazione. Lo stesso ringraziamento va anche al collegio giudicante che ha dato seguito alle loro richieste, fornendo così una speranza ed un precedente utile a tutti da ora in poi”.

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