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Un'ordinanza per tutelare i cittadini affetti da favismo

Regolamentate la coltivazione e la vendita delle fave in un'area circoscritta della città

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GROSSETO - La vendita e la coltivazione delle fave sono oggetto di un'ordinanza mirata a tutelare i cittadini affetti dalla patologia provocata dal contatto o anche solo dalla percezione dell'odore e dall'inalazione del polline della pianta.
Nel territorio comunale infatti sono presenti persone che, avendo sviluppato questo deficit, sono soggette a gravi conseguenze per la propria salute.
Per questo motivo è stato predisposto un provvedimento che individua le aree in cui è necessario attenersi a precise regole. In particolare è vietato seminare e coltivare fave nel raggio di trecento metri, in linea d'aria, dal tratto compreso tra i numeri civici 43 e 71 di via Emilia e di vendere, esporre e spostare in qualsiasi modo fave sfuse e non preconfezionate all'origine nel raggio di duecento metri, in linea d'aria, sempre facendo riferimento alla zona di via Emilia tra i numeri civici 43 e 71. Il divieto riguarda anche la vendita, l'esposizione e lo spostamento in qualsiasi modo di fave sfuse e non preconfezionate all'origine per tutte le attività di ortofrutta che si trovano nel tragitto che va dall'area tra i civici di 43-71 di via Emilia e lungo la stessa fino a via Calabria, e ancora in via Calabria via della Pace, viale Ombrone, piazza Fabbrini, via Liri, via Adda e via Garigliano.
L'ordinanza è la numero 38 del 26 marzo ed è pubblicata sul sito del Comune (home page, accesso agli archivi dell'ente, consultazione atti dell'ente).
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