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Sani: "Subito un tavolo di crisi al ministero. Salvaguardare la continuità produttiva per presidiare il mercato e dare una prospettiva all’impianto"

L'onorevole deposita un'interrogazione

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GROSSETO - «Convocare al più presto un tavolo nazionale per valutare come intervenire nella vicenda di Eurovinil, tenendo conto del fatto che l’azienda ha le condizioni per continuare a presidiare il propri mercati di riferimento». È la sollecitazione che l’On. Luca Sani, presidente della Comagri della Camera, fa ai ministeri dello Sviluppo economico e delle Politiche sociali in un’interrogazione depositata ieri pomeriggio (mercoledì).

«Ciò che desta più preoccupazione – spiega Sani – è il sospetto che il gruppo Survitec, per le logiche di profitto a breve termine della proprietà, abbia più interesse a chiudere il sito produttivo che a dargli continuità produttiva, o a cederlo a chi potrebbe subentrare. È chiaro che questo modo di agire non può essere condiviso, e pertanto bisogna fare ogni passo utile nella direzione di garantire continuità produttiva all’azienda come precondizione per rilanciarne il ruolo. In questo senso il management non può pensare di limitarsi alla sospensione di un solo mese dei licenziamenti, ma deve ritirarli e creare il clima giusto per la sospensione dello sciopero e l’avvio di una trattativa sindacale vera e propria».

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE, ecco il testo:

al Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali

Al Ministro dello Sviluppo Economico

Eurovinil Spa è una azienda manifatturiera di Grosseto, fondata nel 1958, che produce una vasta gamma di articoli destinati a mercati diversificati: zattere di salvataggio per la Marina Militare, professionale e per il diporto, prodotti per il mercato militare e la Protezione Civile (come ad esempio strutture pneumatiche da campo, zattere ultraleggere per l’aviazione), articoli per il mercato industriale;

tra i clienti di Eurovinil figurano, in Italia, anche le Forze Armate, la Protezione Civile, ed i Ministeri della Difesa e dell’Interno;

nel 1996 Eurovinil è entrata a far parte del gruppo inglese “Wardle Storeys” Ltd. che nel 2002 ha cambiato nome in “Survitec Group”;

“Survitec Group” ha un organico complessivo di circa 2000 dipendenti, dislocati in 10 siti produttivi;

nel corso degli ultimi anni Eurovinil di Grosseto ha già dovuto subire un grave ridimensionamento dei livelli occupazionali, una crisi che sembrava però superata dal momento che l’azienda toscana risulta ad oggi, nel proprio settore, uno dei leader a livello mondiale;

a fine 2013 l’azienda aveva annunciato la mobilità per diciassette lavoratori dello stabilimento di Grosseto, ma la vertenza si era conclusa con un accordo: prima gli esuberi erano stati ridotti a undici unità e poi scongiurati ricorrendo al part - time per alcuni dipendenti;

contrariamente a quanto appena esposto nei giorni scorsi Brian Mark Stringer, amministratore unico di Eurovinl, ha annunciato 86 esuberi su 106 dipendenti, causa il dimezzamento (da 13 a 6 milioni) del fatturato. Tale annuncio sarebbe legato alla decisione di cessare la produzione di tende gonfiabili in quanto, spiega una nota dell’azienda “la situazione corrente del mercato impedisce di continuare ad essere competitivi”. Riguardo gli esuberi “una trattativa con le parti sindacali e con i lavoratori sarà avviata nel pieno rispetto delle normative previste per minimizzare per quanto possibile l'impatto in capo ai lavoratori”;

tale annuncio ha subito causato forte allarme tra i dipendenti, gli enti locali (Comune e Provincia di Grosseto) e le associazioni sindacali che hanno chiesto  il ritiro immediato dei licenziamenti denunciando la “decisione unilaterale da parte dell’azienda che ha sancito autonomamente lo smantellamento produttivo di un comparto qualificato senza proporre alternative”. Lo stabilimento rappresenta infatti un rilevante presidio occupazionale per la comunità locale;

le associazioni sindacali hanno proclamato uno sciopero ed hanno rimarcato, a mezzo stampa, la gravità di una situazione paradossale che ha visto i lavoratori, fino allo scorso mese di marzo, effettuare gli “straordinari”. Fonti stampa parlano inoltre di un fatturato per il 2013 di 10 milioni (con un solo milione di perdite) causate soprattutto da una cattiva “gestione manageriale”;

il Presidente della Provincia di Grosseto e per il Sindaco di Grosseto hanno auspicato la cessione del sito ad altri imprenditori definendo la decisione dell’azienda il primo passo verso “la chiusura e non la ristrutturazione produttiva dello stabilimento”;

l’assessore della Regione Toscana al Lavoro ed alle Attività produttive Gianfranco Simoncini ha convocato per lunedì 7 aprile un incontro con le organizzazioni sindacali. “Questa iniziativa – si legge sui media – propone di ottenere un ripensamento sui licenziamenti per avviare un confronto con i vertici di Eurovinil che consenta di individuare strade alternative per affrontare le difficoltà produttive attuali. L'incontro si svolgerà in accordo con le istituzioni locali, Comune e Provincia, con le quali sono stati avviati immediati contatti non appena emersa la delicata situazione della Eurovinil. A questo incontro seguirà quello con i rappresentanti dell'azienda”;

Sei ministri competenti siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative urgenti intendano conseguentemente mettere in campo, a partire dalla convocazione urgente di un tavolo governativo, per promuovere una soluzione positiva della crisi aziendale di Eurovinil Spa di Grosseto e salvaguardare gli attuali livelli occupazionali; al fine di tutelare le professionalità di una delle aziende di irrinunciabile rilevanza locale, di promuovere la produzione di eccellenza riconosciuta in ambito internazionale e preservare l’importanza di prodotti che vengono utilizzati anche a scopo militare, di difesa e di primo intervento nelle emergenze, soprattutto di carattere ambientale e sismico, che colpiscono sempre con maggiore incidenza il territorio nazionale.

Luca Sani

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