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L'Itc di Santa Fiora si conferma scuola d'eccellenza: riconoscimenti ai ragazzi nei concorsi Young business talents e Adotta Scienza e arte nella tua classe

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SANTA FIORA - I ragazzi dell’Istituto Tecnico Commerciale “E. Balducci” di Santa Fiora hanno ottenuto un risultato davvero notevole nella finale nazionale del concorso Young Business Talents, che si è svolta a Milano sabato 22 febbraio al centro “La Pelota Jalalai”. Le due squadre finaliste - “Little Italy” composta da Jacopo Magini, Manuel Carta e Giuseppe Imborgia, e “Dominium” composta da Dario Vichi, Gloria Magini e Manuel Ciaffarafà - assistite dalla preziosa collaborazione del prof. Alessandro Pistolesi, hanno riportato una grande vittoria, classificandosi entrambe tra le prime quindici dell’intero concorso, aggiudicandosi ciascuna un premio in denaro del valore di 500 €.

La competizione, cominciata a novembre 2013, ha visto concorrere circa 1800 studenti divisi in oltre 500 squadre. Alla finale hanno partecipato i 75 team che, durante i quattro mesi di gara, hanno fatto registrare i migliori utili nella simulazione elettronica di gestione della loro impresa. Le diverse équipe sono state ripartite in quindici gironi da cinque, e chiamate a sfidarsi in una simulazione decisiva che prevedeva tre turni. Alla fine di ogni prova è stata stilata una graduatoria provvisoria e, al termine della terza sessione, la squadra meglio classificata si è aggiudicata la vittoria nel proprio raggruppamento.

Dopo il primo round i team di “Dominium” e “Little Italy” si trovavano entrambi in terza posizione all’interno del loro girone. “Eravamo molto amareggiati da questo risultato parziale” commenta Giuseppe di Little Italy “così, a partire dalla seconda prova, ci siamo dati ancor più da fare per migliorare la strategia e provare a risalire la china. Il simulatore messo a punto per la gara riproduceva in maniera molto dettagliata ogni ambito del mercato relativo ai prodotti da noi sviluppati. In questo modo siamo stati in grado di analizzare nel dettaglio la nostra tattica e quella degli avversari, riuscendo a correggere alcuni piccoli errori di gestione, senza tuttavia stravolgere le linee programmatiche dell’azienda, che ritenevamo vincenti”. “Il nervosismo, dovuto alla classifica non proprio esaltante a seguito della prima prova, si è trasformato in voglia di riscatto” continua Dario, del team Dominium “a questo proposito ha giocato un ruolo importante anche il professor Pistolesi. Il regolamento della competizione prevedeva infatti che, per ogni sessione di gara, i responsabili della squadra potessero avvicinarsi ai concorrenti per dieci minuti, dando loro indicazioni e suggerimenti. Il professore all’inizio della seconda prova è venuto da noi, ci ha tranquillizzato e ci ha fornito un piccolo suggerimento, che abbiamo prontamente recepito e sviluppato”.

I risultati non si sono fatti attendere. I ragazzi infatti sono riusciti immediatamente a rettificare la loro strategia, e alla fine del secondo round si trovavano in testa ai propri raggruppamenti. Con un ulteriore e decisivo sforzo sono riusciti a confermare la posizione anche nell’ultima simulazione, aggiudicandosi così la vittoria nel loro girone. “E’ stata un’emozione che è andata crescendo durante questi mesi” racconta Gloria “all’inizio ci sembrava di partecipare ad un gioco. Ci approcciavamo al simulatore senza grandi aspettative, più per sfidare noi stessi che per competere con i coetanei. Successivamente, vedendo che la nostra azienda procedeva bene e superavamo i turni di qualificazione, abbiamo cominciato a prendere consapevolezza dei nostri mezzi, e il risultato di sabato scorso è stato il coronamento perfetto di un percorso molto interessante e formativo”. “L’organizzazione della gara è stata notevole” prosegue Jacopo “già dalle prime fasi del confronto ogni dettaglio è stato curato nei minimi particolari. La professionalità e la serietà dell’organizzazione - che vogliamo ringraziare per averci ospitato a sue spese per l’evento di sabato scorso - ci hanno piacevolmente sorpreso. Credo che questo sia un ottimo modo per spingere noi partecipanti a prendere ancor più sul serio questa avventura, accrescendo la nostra consapevolezza e, soprattutto, la nostra autostima”.

“Credo che la formazione economica ricevuta nei cinque anni di scuola superiore abbia decisamente favorito la partecipazione alla gara” commenta Manuel “tuttavia ritengo che non sia stato il fattore determinante ai fini del risultato da noi conseguito. L’intera simulazione di gestione, sin dalle fasi preliminari, richiedeva una buona dose di logica e un certo grado di improvvisazione commerciale. I tecnicismi e gli strumenti teorici forniti dall’insegnamento scolastico sono stati un valido aiuto, tuttavia abbiamo dovuto integrarli con le nostre personali strategie, avventurandoci nella gestione di un’impresa in un percorso che per noi risultava del tutto nuovo. E direi che il risultato di questa sfida è incoraggiante per il proseguo della nostra carriera”. “Non posso che esprimere un giudizio positivo a riguardo di questa esperienza” racconta Manuel “tuttavia vorrei sottolineare alcuni aspetti che avrebbero potuto essere organizzati diversamente. In primo luogo ritengo che il meccanismo e i criteri di selezione utilizzati in finale non siano stati del tutto equi. Dividere le 75 squadre partecipanti in gironi da 5, utilizzando esclusivamente l’utile delle aziende quale criterio per stilare la classifica generale finale, ha provocato alcune difformità tra i diversi gironi. Se la tua squadra veniva inserita in un girone in cui i prezzi di mercato rimanevano bassi a causa della concorrenza serrata, pur vincendo il raggruppamento non ci sarebbe stata alcuna possibilità di concorrere alla vittoria della classifica finale, poiché l’utile dell’azienda sarebbe stato decisamente minore rispetto a quello fatto registrare da altre imprese collocate in raggruppamenti meno competitivi. Inoltre credo che sarebbe stato interessante permettere ad un numero maggiore di team di accedere alla finale nazionale, in modo da aumentare ancor di più il confronto e la competizione, aggiungendo ulteriore pepe aquesta sfida”.

Anche il professor Pistolesi esprime grande soddisfazione per questa esperienza: “Credo che la partecipazione allo Young Business Talents sia un’avventura da riproporre negli anni a venire. I ragazzi hanno dimostrato di sapersi adattare rapidamente ad una situazione del tutto nuova e, soprattutto, sono riusciti a trasferire nella dimensione pratica quelle competenze teoriche che noi insegnanti forniamo loro all’interno delle ore di lezione frontale. Competenze che, se non vengono adeguatamente messe in pratica, rischiano di non essere sfruttate, o addirittura dimenticate. Tuttavia vorrei esprimere anch’io una considerazione negativa. All’interno della provincia di Grosseto l’ITC “E. Balducci” di Santa Fiora è stato l’unico istituto a concorrere alla gara. Ho provato ad estendere l’invito ad altre scuole, ma nessuna di esse ha voluto aderire. Ritengo sinceramente che sia stata un’occasione persa, dal momento che questo concorso, oltre ad essere un importante strumento per la formazione personale degli studenti, si è dimostrato una vetrina importante per tutte le scuole partecipanti”.

I ragazzi intervistati hanno espresso la loro volontà di continuare gli studi dopo il diploma. Una scelta che testimonia il carattere poliedrico dell’offerta formativa fornita dall’Istituto Tecnico Commerciale “E. Balducci”, che offre sia gli strumenti necessari a proseguire la carriera accademica che quelli per avventurarsi nel mondo del lavoro e della gestione d’impresa.

Il successo riportato nella finale di Young Business Talents non è stato l’unico risultato di eccellenza conseguito dai ragazzi dell’ITC “E. Balducci”. Sabato 8 febbraio al Liceo G. Chelli di Grosseto, Francesca Fatarella e Matilde Fabbri - frequentanti le classi II° e III° AFM e accompagnate dalla prof.ssa Maria Napoleone, coordinatrice della attività didattica insieme alla prof.ssa Vallati - sono state premiate con un attestato di merito e un attestato speciale di merito per la partecipazione al primo Meeting nazionale del concorso “Adotta arte e scienza nella tua classe”. Le allieve si sono distinte per la sicurezza e la proprietà di linguaggio con le quali hanno commentato i disegni prodotti. Inoltre hanno espresso il loro vivo interesse per il linguaggio matematico evidenziando come, in una visione olistica e globale della conoscenza, non esistano rigidi steccati tra sapere scientifico e sapere umanistico. La scelta di associare la matematica all’arte ha permesso di apprendere i contenuti disciplinari in un modo del tutto nuovo. I docenti hanno infatti puntato su una didattica di tipo laboratoriale, che ha permesso agli allievi di sentirsi coinvolti e partecipi. Così facendo sono riusciti ad esprimere i propri vissuti personali attraverso forme concettuali ed artistiche dal notevole potenziale educativo. Alla luce del successo del progetto i docenti dell’Istituto Tecnico “E. Balducci” di Santa Fiora lo stanno riproponendo anche nel corrente anno scolastico, in collaborazione con il Team di Esplica, Laboratorio no profit per la divulgazione culturale e scientifica nell’era digitale.

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