GROSSETO - Ieri mattina il sindaco di Grosseto, il presidente della Provincia e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno avuto un incontro con i dirigenti locali di Survitec presso la sede di Confindustria.
"Nell’occasione – dichiarano i rappresentanti istituzionali e sindacali – abbiamo ribadito alla delegazione di Survitec che quel che sta avvenendo all’ex Eurovinil è inaccettabile nei modi e nei contenuti, perché non si può decretare unilateralmente una crisi aziendale di queste dimensioni, imponendo di fatto lo smantellamento di un comparto produttivo qualificato senza nemmeno provare a percorrere strade alternative.
Il sindacato, con il pieno sostegno delle istituzioni locali, ha quindi chiesto all’azienda il ritiro immediato dei licenziamenti perché una trattativa, per essere tale, non può partire dalla presa d’atto incondizionata della volontà di licenziare 87 persone. Né si può ignorare la rilevanza sociale di Eurovinil nel contesto dell’economia grossetana,
Considerata la tipologia delle produzioni di Eurovinil-Survitec, inoltre, si ritiene che vada aperto un tavolo di crisi che coinvolga sia la Regione che i Ministeri competenti, anche tenendo conto che l’azienda ha sempre avuto commesse dal Ministero della difesa e dal Dipartimento della protezione civile. Sarebbe infatti paradossale che si comprassero tende in Francia o Germania, e si chiudesse senza batter ciglio un impianto dotato di tecnologie avanzate e personale qualificato come quello di Grosseto.
Allo stesso tempo, considerato che Survitec continua a ritenere strategico il settore della produzione di zattere di salvataggio per la marina, è assolutamente necessario conoscere cosa prevede a questo proposito il piano industriale aziendale. Anche perché non esistono le condizioni per avere fiducia a scatola chiusa.
Una volta compiuti questi passi da parte dell’azienda, sarà possibile iniziare a ragionare sulle modalità di gestione della crisi aziendale. Nel frattempo il sindacato ha chiesto e ottenuto dai lavoratori il proseguimento a oltranza dello sciopero, a sostegno delle richieste fatte all’azienda".
Il sindacato, con il pieno sostegno delle istituzioni locali, ha quindi chiesto all’azienda il ritiro immediato dei licenziamenti perché una trattativa, per essere tale, non può partire dalla presa d’atto incondizionata della volontà di licenziare 87 persone. Né si può ignorare la rilevanza sociale di Eurovinil nel contesto dell’economia grossetana,
Considerata la tipologia delle produzioni di Eurovinil-Survitec, inoltre, si ritiene che vada aperto un tavolo di crisi che coinvolga sia la Regione che i Ministeri competenti, anche tenendo conto che l’azienda ha sempre avuto commesse dal Ministero della difesa e dal Dipartimento della protezione civile. Sarebbe infatti paradossale che si comprassero tende in Francia o Germania, e si chiudesse senza batter ciglio un impianto dotato di tecnologie avanzate e personale qualificato come quello di Grosseto.
Allo stesso tempo, considerato che Survitec continua a ritenere strategico il settore della produzione di zattere di salvataggio per la marina, è assolutamente necessario conoscere cosa prevede a questo proposito il piano industriale aziendale. Anche perché non esistono le condizioni per avere fiducia a scatola chiusa.
Una volta compiuti questi passi da parte dell’azienda, sarà possibile iniziare a ragionare sulle modalità di gestione della crisi aziendale. Nel frattempo il sindacato ha chiesto e ottenuto dai lavoratori il proseguimento a oltranza dello sciopero, a sostegno delle richieste fatte all’azienda".