GROSSETO - «Il latte maremmano è un prodotto genuino che va assolutamente tutelato. Da soli, in Maremma, non è possibile farlo. Per questo abbiamo deciso di presentare un’interrogazione in Consiglio Regionale per portare a conoscenza della Regione Toscana tutte le difficoltà che il comparto della produzione del latte e dei suoi derivati sta attraversando in questo periodo». A dichiararlo sono i consiglieri regionali del Nuovo Centrodestra, il maremmano Andrea Agresti ed il membro della II commissione “Agricoltura e sviluppo rurale” Antonio Gambetta Vianna, quest’ultimo presidente del gruppo consiliare Più Toscana/Nuovo Centrodestra.
«Le notizie apparse in questi giorni sulla stampa – affermano in coro – non sono rassicuranti. Gli allarmi lanciati dalle associazioni di categoria più rappresentative e dal Consorzio Latte Maremma non possono rimanere inascoltate, ma al contrario devono essere prese seriamente in esame a livello regionale. I produttori di latte, soprattutto in Maremma, stanno affrontando un periodo di grave difficoltà ed è necessaria quindi una fattiva tutela del prodotto attraverso un intervento deciso della Regione. Il latto toscano, specialmente quello maremmano, è innegabilmente di qualità superiore rispetto a quello importato da altre parti d’Italia e dall’estero, ma, nonostante ciò, la quota di latte importato da fuori Toscana e da fuori Italia per il consumo fresco e la trasformazione è davvero ingente».
Secondo Agresti e Gambetta Vianna, «la Regione deve ascoltare le istanze che giungono dal territorio. Intanto, abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere le azioni che la Giunta ha fatto, o che intenda fare, per tutelare questo prodotto, per favorire il ricambio generazionale dei produttori/allevatori e per promuovere il latte maremmano sia sul mercato interno che extraregionale».