GROSSETO – Lampedusa, Pisa e, infine, Marina di Grosseto. Sono arrivati intorno alle 16, a bordo di un pullman, dopo aver raggiunto la Toscana in aereo. Più di 40 profughi, provenienti da vari paesi (10 dal Pakistan, 6 dal Ghana, 2 dal Mali, 14 dalla Nigeria, 7 dall'Eritrea e altri in corso di identificazione), tra cui 2 donne in evidente stato interessante e altre 2 che dichiarano di essere incinta, sono stati accolti nella palestra di Marina di Grosseto.
Una complessa macchina organizzativa, presieduta dal Ministero degli interni, che si è trovato a far fronte a 3 mila profughi da smistare nei vari comuni italiani. La comunicazione ufficiale dalla Prefettura di Grosseto è arrivata ieri sera in comune, che ha organizzato il tutto in poche ore. Dalle 16 sono iniziate le prime operazioni di accoglienza, tra cui l’identificazione delle persone e gli screening sanitari realizzati con interpreti personali.
Lo stato di salute è buono, nonostante i casi di disidratazione e malnutrimento. Le donne in stato interessante domani proseguiranno le analisi con test specifici mentre tutti gli ospitati saranno sottoposti ad accertamenti per escludere casi di stabbia o tubercolosi.
I profughi a Marina di Grosseto e in Italia, scappati da paesi in cui ci sono emergenze umanitarie, non sono clandestini. Possono infatti circolare liberamente pur essendo privi di documenti, permessi di soggiorno o soldi. Alcuni di questi non hanno nemmeno un paio di scarpe da indossare.
Lo stato di salute è buono, nonostante i casi di disidratazione e malnutrimento. Le donne in stato interessante domani proseguiranno le analisi con test specifici mentre tutti gli ospitati saranno sottoposti ad accertamenti per escludere casi di stabbia o tubercolosi.
I profughi a Marina di Grosseto e in Italia, scappati da paesi in cui ci sono emergenze umanitarie, non sono clandestini. Possono infatti circolare liberamente pur essendo privi di documenti, permessi di soggiorno o soldi. Alcuni di questi non hanno nemmeno un paio di scarpe da indossare.
"Abbiamo accolto queste persone non solo su indicazione del Ministero dell'interno, ma perchè lo riteniamo giusto da un punto di vista umano. A guardarli - ha dichiarato questo pomeriggio il sindaco di Grosseto Emilio Bonifazi - sembrano molto stanchi, spaesati e spaventati. Non sono persone pericolose. Potrebbero arrivarne di nuovi in estate, periodo in cui gli esodi si fanno più frequenti, per questo ci stiamo preparando all'eventualità . Di sicuro non saranno accolti qui a Marina durante la stagione turistica, ma abbiamo già pronta una lista di strutture da utilizzare all'occorrenza, per accogliere altre persone in attesa dell'intervento del Ministero".
Già dal prossimo lunedì i profughi saranno smistati nuovamente nei vari centri di accoglienza previsti in Maremma: 25 raggiungeranno una struttura messa a disposizione dalla Diocesi di Grosseto a Batignano, mentre gli altri saranno ospitati in altri centri della Caritas e del Coeso, dopodiché sarà il Ministero dell’interno a fornire nuove disposizioni.
Vedi anche La storia di un profugo scappato dalle bombe