GROSSETO - "Da questo pomeriggio la palestra di Marina di Grosseto è un centro di accoglienza temporanea e smistamento per quaranta profughi provenienti in gran parte da Ghana, Etiopia ed Eritrea. Si tratta di un intervento di protezione civile transitorio, finalizzato a consentire di effettuare rapidamente le pratiche sanitarie e le procedure di smistamento dei quaranta uomini e donne che, già dall'inizio della prossima settimana, saranno progressivamente trasferiti nei rispettivi luoghi di accoglienza".
Così il sindaco Emilio Bonifazi ha voluto presentare questo pomeriggio, insieme all'assessore alle politiche sociali Antonella Goretti, al direttore Coeso Fabrizio Boldrini, un primo momento di accoglienza gestito dalla protezione civile del Comune di Grosseto (dirigente Luca Vecchieschi) che ha collaborato con la prefettura di Grosseto nelle operazioni logistiche volte ad affrontare l'arrivo dei profughi sul territorio.
"Vogliamo chiarire – hanno spiegato il sindaco e l'assessore Goretti – che si tratta di una soluzione temporanea, perchè l'intervento di oggi è realizzato solo per gestire l'emergenza del momento. La palestra è un luogo idoneo per procedere ai controlli ed allo smistamento dei profughi, ma non è certo una struttura adatta per una permanenza superiore a qualche giorno. Per questo la Prefettura si sta muovendo per trovare soluzione per tutti: un primo gruppo già lunedì prossimo verrà trasferito in strutture di accoglienza che la prefettura di Grosseto sta individuando tramite apposite convenzioni".
Provenienti da vari paesi (10 dal pakistan, 6 dal Ghana, 2 dal mali, 14 Nigeria, 7 dall' Eritrea e altri in corso di identificazione) le persone giunte questo pomeriggio a Grosseto saranno al centro di un intervento che vede il Coeso Società della salute occuparsi di fornire i pasti, la Asl 9 curare le pratiche sanitarie e il Comune di Grosseto occuparsi della logistica, il tutto sotto la supervisione ed il coordinamento della Prefettura grossetana.
Provenienti da vari paesi (10 dal pakistan, 6 dal Ghana, 2 dal mali, 14 Nigeria, 7 dall' Eritrea e altri in corso di identificazione) le persone giunte questo pomeriggio a Grosseto saranno al centro di un intervento che vede il Coeso Società della salute occuparsi di fornire i pasti, la Asl 9 curare le pratiche sanitarie e il Comune di Grosseto occuparsi della logistica, il tutto sotto la supervisione ed il coordinamento della Prefettura grossetana.