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Marras interviene sui 15 anni di attività del Centro provinciale Antiviolenza

"Essere uomo non significa essere più forte per intrappolare le donne in une rete di violenza fisica e psicologica"

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GROSSETO - “Con orgoglio sono testimone di questo traguardo, 15 anni di attività del Centro provinciale Antiviolenza vuol dire 15 anni di presidio sociale sul territorio. La violenza - dice il Presidente della Provincia Leonardo Marras -  può essere fisica, psicologica ed economica. Quando è estrema, uccide. E di violenza le donne italiane, anche toscane, continuano a morire, nel 2013 sono stati 30 i femminicidi in Toscana, di cui 2 nella nostra provincia. In questi anni abbiamo fatto passi in avanti, ma è evidente che non sono sufficienti, dobbiamo fare di più, insieme, tutte le Istituzioni e associazioni in rete. La Provincia, nonostante i tagli di risorse subiti in questi anni, ha sempre considerato il Centro Antiviolenza una priorità, lo ha sostenuto con investimenti e strutture.  Lo abbiamo fatto perché crediamo che sia fondamentale garantire una presenza costante e capillare, perché il lavoro da fare è complesso, c’è la sensibilizzazione sulle donne per denunciare situazioni di violenza, i percorsi di accompagnamento per coloro che si rivolgono al Centro, ma anche un lavoro di educazione verso gli uomini. Non sono solo le donne che devono metterci la faccia, come hanno fatto Luisa Grandi nel 2012 con il documentario Apri gli Occhi e Jessica Rossi in questi giorni, ma siamo anche noi uomini che dobbiamo uscire fuori. Dobbiamo dire e dimostrare che essere uomo non significa essere più forte per intrappolare le donne in une rete di violenza fisica e psicologica, ma un uomo è un compagno che percorre insieme alla donna un percorso di vita, condividendo in modo paritario e aperto le difficoltà e le gioie. In questo percorso civile c’è bisogno di azioni esemplari, ma anche di tanto lavoro concreto, a stretto contatto con le persone, per attivare un cambiamento culturale; anche io voglio far parte di questo cambiamento.“
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