GROSSETO - Il 5 marzo scorso una delegazione del coordinamento “No autostrada, si Aurelia pubblica e sicura” (di cui faceva parte un rappresentante del Comitato No Sat di Tarquinia, che ha portato la sua preziosa testimonianza), è stata ricevuta dalla 7^ Commissione “Mobilità e infrastrutture” del Consiglio regionale della Toscana.
Nella discussione sono intervenuti tutti i membri presenti del Coordinamento, e alcuni Consiglieri regionali, esponendo le motivazioni a sostegno di un progetto di mobilità integrata nel corridoio tirrenico basato sulla messa in sicurezza dell’Aurelia, che dovrà restare pubblica, sulla promozione del vettore ferroviario e della navigazione di cabotaggio. E si è registrata la massima disponibilità all’ascolto da parte dell’istituzione regionale, della quale i Commissari sono stati ripetutamente ringraziati: è stata infatti la prima volta, nella lunga vicenda, che un organo ufficiale della Regione si è incontrato con le forze politiche e con i movimenti ambientalisti del territorio.
Forte è stata la richiesta che la Regione ci ripensi sull’opportunità di una autostrada dannosa più che inutile sotto il profilo socio-economico, ecologicamente impattante e che tende ad omologare la Maremma al resto del Paese in maniera negativa, essendo l’opera organica ad un modello di sviluppo ormai superato al livello mondiale, quando le prospettive dell’area risiedono invece nella piena valorizzazione delle proprie peculiarità ambientali. La Regione è ancora in tempo per farlo, dato che la procedura amministrativa di approvazione del progetto Sat non è ancora conclusa.
Per questo è stato insistentemente proposto un incontro tra favorevoli e contrari all’infrastruttura autostradale, al fine di conoscere le regioni, al momento alquanto indefinite, che muovono i primi; ciò come condizione di un confronto serio e responsabile, possibilmente pubblico.
Un Consigliere regionale, dicendosi d’accordo con le argomentazioni del Coordinamento, le quali evidenziavano la rilevanza politica della questione, ha proposto che su questa venga quanto prima promosso un dibattito in Aula, poiché il Consiglio regionale come tale non è mai stato direttamente investito della realizzazione dell’autostrada tirrenica, stanti le attribuzioni, in proposito, della Giunta.
In conclusione, la Commissione regionale si è impegnata a raccogliere tempestivamente ogni documentazione utile e a valutare attentamente lo stato delle cose, facendo quanto istituzionalmente le compete. E ha confermato la propria disponibilità anche a nuovi incontri che si rendessero necessari con il Coordinamento.
La soddisfazione per lo svolgimento e per il risultato dell’incontro è stata reciproca.
A breve il Coordinamento “No autostrada, si Aurelia pubblica e sicura” prenderà l’iniziativa pure al livello nazionale replicando e Roma quanto già fatto a Firenze: sarà organizzato un sit-in presso il Ministero dei trasporti e richiesto un incontro al Ministro Lupi. Interrogazioni sulla materia sono già state presentate dai parlamentari delle forze politiche che partecipano alla battaglia. La vittoria non è facile ma è alla portata.