GROSSETO – Può un'arte così delicata come la poesia irrompere con prepotenza nella vita cittadina? A quanto pare sì. Basta guardare la miriade di versi riportati su altrettanti fogli di carta attaccati per le vie del centro storico di Grosseto.
Tanti piccoli manifesti, bianchi e rosa, sono comparsi nello scorso week-end in via Manin, via Varese, via Garibaldi, via de’ Calboli, via Goldoni, piazza Socci e persino lungo il Corso Carducci. A prima vista sembrano solo carta straccia, ma a un occhio più curioso si rivelano subito per quello che sono: un vero e proprio invito alla poesia. Una serie di piccole poesie, anonime e numerate, riportate su fogli di carta che si susseguono per le vie del centro a formare una specie di raccolta in versi.
L'unico indizio che ci è dato sapere è quella sigla, presente in ogni foglio: Mep, Movimento per l'emancipazione delle poesia, seguito da un sito (www.movimentoemancipazionepoesia.tk) su cui è possibile saperne di più. Il Mep è un movimento che nasce nel 2010 a Firenze che persegue l'obiettivo di infondere nuovamente nelle persone interesse e rispetto per la poesia intesa nelle sue differenti forme. Sfruttando ogni canale ritenuto idoneo, anche se non sempre legittimo, è arrivato anche a Grosseto. E proprio perché la vera protagonista deve essere la poesia, ogni autore deve rimanere anonimo, individuato soltanto da una sigla numerata. Il Mep vuole "riportare la poesia – si legge nello statuto del movimento - alle persone, per le strade e nelle piazze. Gli atti coi quali intendiamo fare ciò sono molteplici, e non disdegniamo la prepotenza di alcuni di essi, poiché contrariamente a una lenta e pacifica opera di sensibilizzazione, azioni di forte impatto sono in grado di sortire immediatamente il proprio effetto".
E a quanto pare, vista la curiosità con cui molti grossetani si fermano ogni volta a leggere i volantini, prepotenza o no, per il momento ha vinto la poesia.