GROSSETO – Puntare sulle unicità del territorio e fare rete: è questa la ricetta fondamentale per creare sviluppo e dare un futuro al turismo in Maremma. Ne è convinta Legambiente che ha presentato oggi il "Vademecum sul turismo sostenibile" al Centro nazionale per lo sviluppo sostenibile “Il Girasole” di Rispescia, nell’ambito del convegno “Maremma laboratorio del turismo sostenibile: natura, bellezza e tradizioni del territorio”, al quale hanno partecipato oltre ad Angelo Gentili, responsabile nazionale Legambiente Turismo, anche Gianni Lamioni, presidente Camera di Commercio di Grosseto, Lucia Venturi, presidente Parco della Maremma e Sebastiano Venneri, presidente Vivilitalia.
Un convegno che ha radunato anche molti soggetti appartenenti al settore del turismo e delle infrastrutture, durante il quale sono stati ribaditi l'enorme potenzialità del territorio maremmano, come unicum nel mondo, e la grande importanza di promuovere il brand Maremma coniugandolo ai valori della sostenibilità, della tutela del paesaggio e allo stesso tempo dell'innovazione e dell'ecologia.
"Scommettere su un turismo a basso impatto e fortemente connesso con il territorio – afferma Gentili -, significa scommettere sul futuro sia da un punto di vista ambientale che economico. Per questo Legambiente realizzerà proprio in provincia di Grosseto un esempio di rete di strutture ricettive che avranno in comune le buone pratiche ecologiche e la passione per il territorio. Solo così la Maremma potrà competere dal punto di vista turistico con realtà nazionali e internazionali e riuscire a dare un'alternativa concreta alla crisi economica".
Il vademecum sul turismo sostenibile è stato realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio di Grosseto, da sempre attenta non solo all’aspetto turistico del territorio ma anche alla qualità dell’offerta turistica. Uno degli strumenti che Legambiente Turismo ha messo in campo per promuovere nel territorio maremmano una maggiore sostenibilità nel settore turistico. Una mini-guida, per incentivare forme di risparmio energetico, investimenti nelle fonti rinnovabili, una migliore gestione dei rifiuti e dell’acqua ma anche la mobilità dolce, la conoscenza del patrimonio naturale, artistico e culturale della Maremma e la valorizzazione delle sue produzioni tipiche e di qualità. All’interno della pubblicazione ci sono consigli, anche di facile applicazione, per migliorare le prestazioni ambientali nella gestione ordinaria di attività e servizi turistici frutto della decennale esperienza dell’etichetta di Legambiente Turismo e delle strutture consigliate per l’impegno in difesa dell’ambiente.
"La globalizzazione porterà a conoscenza di tutti ogni angolo del mondo – sostiene Lamioni -. E' per questo che dobbiamo puntare sulle unicità che solo il nostro territorio è in grado di offrire: mare e montagna, stabilimenti termali e siti archeologici, storia, cultura e tradizione. Un insieme unico in grado di trasmettere sensazioni uniche. E per fare questo è importante che tutte queste realtà facciano sistema tra loro e che tutti siano consapevoli di queste potenzialità". Ne è un esempio la sinergia nata tra Camera di Commercio e Parco della Maremma che ha permesso di "portare l'ente Parco alla Fieracavalli di Verona – come spiega Venturi – per promuovere il Parco e il territorio a livello nazionale e rilanciare, anche tramite la rivista Cavallo Magazine, le passeggiate a cavallo nel parco. Solo uno dei tanti servizi che può offrire il Parco della Maremma e di conseguenza la Maremma: la ricchezza del territorio deve essere moltiplicabile non a discapito di qualcuno, ma a vantaggio di tutti".
La rete di strutture come quelle di Legambiente TurismoBellezzaNatura, insieme ai pacchetti che propone Vivilitalia, sono altri esempi di sinergia tra realtà diverse del territorio nati per dare visibilità a tutte quelle esperienze originali, innovative e spesso sconosciute che l’Italia e la Maremma hanno da offrire. A questi si aggiunge l'esempio di rete di turismo sostenibile in un’area protetta che il Parco della Maremma vuole creare consigliando 83 strutture ricettive localizzate entro il perimetro dell’area del Parco e del pre Parco, che soddisfano standard di qualità ambientale e normative in materia ambientale.
"Tutti i trend – spiega il presidente di Vivilitalia Sebastiano Venneri - ci dicono che sono proprio le forme di turismo e di accoglienza sostenibili, a basso impatto sulla natura, sulle popolazioni ed i sistemi locali ad avere le maggiori potenzialità d’attrazione per le nuove forme di turismo verde. E' cambiato il modo di fare vacanza: oggi ci sono tanti tipi di turismo diversi e legati a realtà diverse: turismo cicloturistico, enogastronomico, culturale, ambientale e così via. Proprio per questo è necessario puntare sulla qualità. Un primo passo è sicuramente la certificazione da parte di enti qualificati, per trasformare gli elementi migliori di una terra in prodotti turistici”.