GROSSETO – Viale Matteotti, centro di Grosseto. Qualche nuvola che copre il sole e il solito tran tran per le vie. Potrebbe sembrare un giorno come un altro. Ma non lo è: tutti i negozi della via hanno abbassato le saracinesche. E poi ce n'è uno che continua a rimanere chiuso. È il Mauri's bar, che non ha più aperto da domenica, quando Fabrizio De Paoli, il titolare, è rimasto vittima di un incidente in moto.
Stamani erano tutti lì, davanti al suo bar, ad aspettare che passasse il feretro per salutarlo un'ultima volta. Parenti, amici, semplici clienti, ma ormai compagni di vita quotidiana, si sono riuniti verso mezzogiorno in viale Matteotti aspettando che passasse il carro funebre che poi lo porterà a Livorno, dove verrà cremato, come suo desiderio.
Fabrizio, detto Ginzio o Il Cugi, non voleva un funerale. E così è stato. Un saluto senza troppe formalità e senza nessuna retorica. Solo tanto dolore. Un corteo di moto ha preceduto il carro funebre. Il rumore dei motori ha rimbombato nella via, coprendo il silenzio, le lacrime, perfino il lungo applauso con cui tutti hanno voluto rendergli omaggio.
Sulla bara dei fiori e il casco del Ginzio. Quel casco, verde come la sua moto, compagno di mille viaggi, lo accompagnerà anche in questo. Il carro funebre prosegue verso piazza della Vasca, dietro di lui gli amici più cari. La compagna Angela, in moto con lui al momento dell'incidente, non c'è, è ancora ricoverata a Siena. In viale Matteotti rimane il silenzio, tutti si abbracciano, i negozi rialzano le saracinesche. Riprende la vita di sempre. In lontananza un rombo di motori.