GROSSETO - “Sembrano proprio lacrime di coccodrillo - dice Fabrizio Rossi, Capogruppo Fratelli d'Italia per il comune di Grosseto - le affermazioni del sindaco Bonifazi, dopo aver appreso della neonata formazione del comitato PEEP via de Barberi. Una solidarietà solo a parole evidentemente, visto che per due anni il silenzio sull’argomento è calato senza soluzione di continuità. Due anni fa, proprio il sottoscritto aveva invitato il Comune a non accettare il concordato preventivo presentato dal Consorzio Etruria, poiché ai più avveduti era già evidente lo stato di decozione dello stesso. Ma altresì chiedevo a chiare lettere di revocare la convenzione con il consorzio proprio per scongiurare un nuovo “caso Falzea”, noto agli uffici comunali.
Anche in quella occasione formalmente il Comune di Grosseto bocciava il concordato, con la speranza che i lavori fossero portati a termine, ma non veniva richiesta la risoluzione della convenzione per inadempimento, unica strada probabilmente, per salvare l’area di via de Barberi dal degrado e dal relitto di cemento armato che la contraddistingue e i cittadini che già avevano pagato migliaia di euro per acquistare la prima casa (quella che solo a parole deve servire a famiglie e giovani coppie).”
“Se i nostri amministratori fossero per caso apparsi nella 5’ commissione, anziché boicottarla, - prosegue Rossi - avrebbero potuto udire quello che ho ribadito in quella sede come sulle colonne dei quotidiani locali due anni fa.
E’ senza dubbio doveroso andare sino in fondo, anche nella commissione controllo e garanzia, per comprendere come mai l’ente locale, proprietario dell’area, a fronte di un così grave inadempimento del consorzio Etruria non abbia inteso tutelare se stesso e il patrimonio che amministra, riprendendo il PEEP di via de Barberi, destinato alla socialità e alla casa a prezzi popolari, piuttosto che favorire ulteriori speculazioni ai danni proprio dei cittadini che, ignari di quanto stava accadendo ormai oltre due anni fa, continuavano a fidarsi del buon fine dell’operazione, o magari confidavano sulla fideiussione che il consorzio Etruria aveva stipulato con Unipol Ass. ni.”
“Quando ci si lamenta di aver perso circa tre milioni di euro dall’operazione area peep via de Barberi, - conclude Fabrizio Rossi - non si può gridare alla sfortuna, ma alla cattiva amministrazione del patrimonio di tutti. Intanto l’area versa nell’incuria e nel degrado, il cemento armato e le gru sono ferme da più di due anni, anche alla faccia delle promesse fatte in sede di presentazione del concordato e i cittadini riusciranno a rivedere i loro risparmi?
Uno strano intreccio di interessi contrastanti: cooperative, consorzio Etruria, Comune di Grosseto e cittadini. Quale è stata la posizione del Comune di Grosseto? Il tutto finirà in un’aula di Tribunale, ma una cosa è certa. Non dobbiamo consentire un altro “caso Falzea” che già è costato all’ente un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale.”
“Se i nostri amministratori fossero per caso apparsi nella 5’ commissione, anziché boicottarla, - prosegue Rossi - avrebbero potuto udire quello che ho ribadito in quella sede come sulle colonne dei quotidiani locali due anni fa.
E’ senza dubbio doveroso andare sino in fondo, anche nella commissione controllo e garanzia, per comprendere come mai l’ente locale, proprietario dell’area, a fronte di un così grave inadempimento del consorzio Etruria non abbia inteso tutelare se stesso e il patrimonio che amministra, riprendendo il PEEP di via de Barberi, destinato alla socialità e alla casa a prezzi popolari, piuttosto che favorire ulteriori speculazioni ai danni proprio dei cittadini che, ignari di quanto stava accadendo ormai oltre due anni fa, continuavano a fidarsi del buon fine dell’operazione, o magari confidavano sulla fideiussione che il consorzio Etruria aveva stipulato con Unipol Ass. ni.”
“Quando ci si lamenta di aver perso circa tre milioni di euro dall’operazione area peep via de Barberi, - conclude Fabrizio Rossi - non si può gridare alla sfortuna, ma alla cattiva amministrazione del patrimonio di tutti. Intanto l’area versa nell’incuria e nel degrado, il cemento armato e le gru sono ferme da più di due anni, anche alla faccia delle promesse fatte in sede di presentazione del concordato e i cittadini riusciranno a rivedere i loro risparmi?
Uno strano intreccio di interessi contrastanti: cooperative, consorzio Etruria, Comune di Grosseto e cittadini. Quale è stata la posizione del Comune di Grosseto? Il tutto finirà in un’aula di Tribunale, ma una cosa è certa. Non dobbiamo consentire un altro “caso Falzea” che già è costato all’ente un esposto alla Corte dei Conti per danno erariale.”