GROSSETO - Il sindaco di Grosseto, Emilio Bonifazi, interviene per esaminare la situazione delle aree Peep: “L'amministrazione comunale è solidale con il comitato promittenti acquirenti, e con tutti coloro che rischiano di perdere i loro risparmi faticosamente messi insieme e investiti in una casa mai realizzata nel Peep di Via dei Barberi. La situazione del Consorzio Etruria, e dell'area di edilizia economica popolare, nasce da una crisi economica che ha portato alla presentazione di una procedura di concordato preventivo del Consorzio che doveva realizzare abitazioni in quelle aree Peep. La situazione è oggettivamente difficile in un contesto reso ulteriormente complesso da difficoltà amministrative derivanti dalla articolata fase di presentazione delle richieste di proroga di titoli edilizi e con la complicazione data dalla questione delle polizze fideiussorie.
Di tutto questo il Comune di Grosseto è perfettamente consapevole e vittima allo stesso tempo, visto che essendo partito per far realizzare “housing sociale” si ritrova adesso con il rischio di rimetterci quasi 3 milioni di euro in mancati introiti e con opere di urbanizzazione tutte da fare. Noi non abbiamo dato voto favorevole a quel concordato, come invece qualcuno strumentalmente cerca di far credere. A dimostrarlo le delibere n. 19 del gennaio 2012 e n. 99 del marzo successivo. Il Comune è comunque fra i creditori non privilegiati e rischia come tutti gli altri di non vedere un euro nemmeno dei pochi che gli spetterebbero da quella procedura di concordato.
In questo periodo non siamo però stati con le mani in mano e fin dall'inizio della procedura di concordato abbiamo incontrato cittadini e liquidatori per trovare una soluzione capace di portare a compimento almeno i lavori iniziati ma quei lavori non sono mai andati avanti. E stiamo anche cercando di dare un futuro a quei lotti dell'area sui quali non sono mai nemmeno partiti i lavori iniziali. Di certo non ci tiriamo indietro, sia per rispetto ai cittadini che hanno investito i loro soldi nella realizzazione di quelle case, sia per rispetto al fatto che in gioco ci sono anche soldi pubblici di tutti i grossetani".