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Esposto per il suono delle campane nella parrocchia di san Giuseppe, Curia e Comune a lavoro

Assessore Tei: "Contemperiamo esigenze diverse, tutelando tutti". Il vescovo Cetoloni: "Non vogliamo godere di privilegi particolari rispetto ad altri"

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GROSSETO - Nella giornata di ieri (giovedì 6 febbraio) si è tenuto un proficuo incontro tra delegazioni della Curia diocesana e dell’assessorato all’Ambiente del Comune di Grosseto per un approfondimento sereno e costruttivo della vicenda legata al suono delle campane nella parrocchia di san Giuseppe, nel quartiere Barbanella a Grosseto.

Il Comune e la Curia diocesana desiderano confermare e sottolineare il clima di piena e fattiva collaborazione tra le parti, nel rispetto dovuto alle esigenze e alle istanze di ogni persona, ma anche nella consapevolezza che il suono delle campane non può essere derubricato a “fastidioso rumore”, investendo invece una dimensione che fa parte della storia, della cultura e dell’identità stessa della nostra comunità civile, che va rapportato al contesto normativo.

“Compito del Comune – dichiara Giancarlo Tei, assessore comunale all’Ambiente – è di contemperare esigenze differenti tutelando tutti, compresa la presenza significativa della Chiesa all’interno del nostro contesto civico. Tra l’altro, in riferimento al san Giuseppe, stiamo parlando di una delle parrocchie storiche della città, che ha rappresentato uno dei segni più eloquenti della espansione urbana di Grosseto fuori dai confini delle Mura. Lungi da noi, quindi, voler assecondare o prestare il fianco a condotte che muovano da una prevenzione ideologica nei riguardi di una istituzione, ma prima ancora di una fede, verso la quale guardano con rispetto e fiducia moltissime persone. Al Comune spetta, lo ribadiamo, solo garantire che in un consesso civile nessuno possa sentirsi leso dall’esercizio della libertà degli altri. Per questo i nostri uffici stanno effettuando le dovute verifiche rispetto ad un eventuale procedimento sanzionatorio e nello stesso tempo, come assessore, sto valutando l’esigenza e la opportunità di avviare un ragionamento sereno anche sui contenuti del regolamento. Aggiungo infine – conclude l’assessore Tei – che il suono delle campane è materia disciplinata dal Concordato fra lo Stato Italiano e la Santa Sede e che da tale cornice giuridica non possiamo né vogliamo minimamente prescindere”.

“Da parte della Chiesa di Grosseto – dichiara il vescovo Rodolfo – non c’è mai stata la pretesa di godere di particolari privilegi rispetto agli altri. Siamo i primi a chiedere verifiche di legge, affinché ogni nostra attività sia sempre ed ovunque rispettosa di ogni persona. Nello stesso tempo, però, crediamo che non si possa trascurare il valore che per una comunità civile nel suo insieme ha rivestito e riveste ancora il suono delle campane, che da secoli è, sì, il segnale di richiamo alle celebrazioni liturgiche e di fede, ma è anche il segnale che scandisce il trascorrere del tempo e che ‘comunica’ fatti lieti o dolorosi del nostro vivere insieme da persone che desiderano ancora sentirsi parte viva di una comunità umana”.

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