GROSSETO - "Anche il Gruppo Antispecisti di Grosseto - dichiarano Mauro Leuci e Maurizio Paganelli -, insieme alla LAV (Lega Anti Vivisezione), esprime contrarietà sul manifesto shock che mostra un agnello sgozzato da presunti predatori. Secondo recenti studi sulle feci del lupo è stato appurato che la sua dieta è composta da cinghiali e caprioli e non agnelli e pecore. Pertanto le Associazioni degli agricoltori non dovrebbero osteggiare la presenza dei predatori visto che, secondo loro, i caprioli e i cinghiali fanno molti danni all’agricoltura.
Il lupo appenninico è sempre esistito e non ha mai aggredito l’uomo. Rappresenta una specie che non può essere portata all’estinzione per volontà di politici collusi con il mondo venatorio, allevatori e cacciatori. La stragrande maggioranza degli italiani è contraria alla caccia e alle violenze inaudite che hanno colpito questo predatore e tuttociò è dimostrato dalla recente petizione su change.org che ha portato ad oltre 20.000 mail in difesa del lupo. Inoltre non crediamo ai dati allarmistici degli allevatori perché riteniamo che la presenza del lupo nel nostro territorio sia molto limitata e inoltre, grazie a questa specie, si potrà tornare ad una selezione naturale tra gli ungulati.
Nelle ultime settimane si è assistito ad una violenza inaudita, con lupi uccisi a bastonate, a fucilate e decapitati, in barba a tutte le Leggi sulla protezione della fauna. Le nostre scelte di consumatori possono fare la differenza e salvare sia i lupi che gli agnelli. Siamo convinti che non esista nessuna forma di macellazione non cruenta e pertanto invitiamo a scegliere una alimentazione priva di carne e derivati. E’ dimostrato che si può vivere in piena salute senza proteine animali e i dati ce lo confermano. Aumenta il numero di vegetariani e vegani. Ormai sono sempre di più le Aziende che producono e commercializzano latti vegetali di soia, mandorle, avena e riso. Inoltre crescono le vendite di prodotti che sostituiscono la carne e sono privi di colesterolo tra cui il seitan, il tofu, il muscolo di grano e gli hamburger di soia. Nuove Aziende che hanno scelto di produrre alimenti cruelty free (liberi dalla crudeltà) stanno fiorendo in tutto il mondo. Aziende che vedono crescere la domanda e che stanno creando nuove opportunità per giovani e disoccupati.
Sempre più ristoranti propongono menù vegani e vegetariani e cresce il numero dei cuochi che si specializzano in questo tipo di cucina proponendo piatti di alto livello gastronomico".