GROSSETO - L'amministrazione comunale di Grosseto a nome di tutta la città ha voluto rendere omaggio al Codice rosa, la task force interistituzionale che si occupa delle persone (adulti e bambini, uomini e donne), vittime di violenze, consegnando una targa alla Asl 9 e alla Procura delle Repubblica e una pergamena a ogni membro della task force.
Un gruppo di lavoro, che nato nel capoluogo maremmano quattro anni fa, è diventato in poco tempo punto di riferimento in tutto il territorio nazionale.
“Il Codice rosa è un'eccellenza della città – ha detto il sindaco Emilio Bonifazi -. È il frutto della preparazione, della passione, della dedizione di chi, evidentemente, fa del proprio impegno professionale una fonte di ricchezza e di arricchimento. Il progetto della task force non sarebbe diventato quello che è senza queste premesse. Un lavoro di gruppo, dove ruoli e competenze ben delineate riescono a occuparsi di casi tanto delicati, che vanno affrontati con la giusta modalità per poter dare risposte adeguate e risolutive. Le dinamiche che si scatenano in chi subisce una violenza sono molteplici ed è quindi necessario individuare percorsi sempre diversi, ritagliati su ogni singola persona; ecco perché la stretta collaborazione tra più istituzioni e la perfetta sintonia tra i vari operatori della squadra è risultata essere l'arma vincente nell'approccio ai casi di violenza. La felice intuizione del Codice rosa nasce a Grosseto e da qui è stata raccolta in tutta Italia. Per questo vogliamo dire 'grazie' alla Asl 9 e alla Procura della Repubblica di Grosseto, che attraverso i loro referenti Vittoria Doretti e Giuseppe Coniglio, si sono fatti promotori, al servizio dello Stato, di questo progetto. Il 'grazie' della città va a tutto il personale che, con compiti diversi, si prodiga per dare sostegno a chi è in difficoltà. La nostra gratitudine e la nostra vicinanza vi siano di stimolo per proseguire con tanta forza e passione nel vostro impegno quotidiano a favore del prossimo. La gratitudine della città possa tradursi nell'assegnazione del Grifone d'oro”.
Erano presenti alla cerimonia il prefetto di Grosseto Anna Maria Manzone, il procuratore capo Francesco Verusio, il questore Michele Laratta, il comandante provinciale dei carabinieri, Gerardo Iorio, il direttore generale dell'Asl 9 di Grosseto, Fausto Mariotti.
Questi i nomi della task force “Codice rosa”:
Vittoria Doretti (Asl 9 Grosseto), Giuseppe Coniglio (Procura della Repubblica di Grosseto), Alessandro Rossi, Alessandro Castelli, Roberto Cassi (Carabinieri Grosseto), Paolo Bischèri, Mario Ottaviani, Raffaele Bova (Polizia di Stato), Claudio Pagliara, Luana Lenzi, Anna Martini, Vincenza Scimone, Giovanna Abbate, Francesco Ronchese, Lorena Mariani, Luana Ugolini, Chiara Marchetti, Andrea Morante, Alessandra Pifferi, Samantha Pietrini, Elena Rustichini, Luana Giordano, Sabrina Rosati, Catia Lolini, Silvia Rustici, Barbara Rossi Federica Scali, Luisella Marianelli, Maria Concetta Noviello, Rita Mattafirri, Claudia Cotoloni, Patrizia Parri, Stefano Milano, Laura Ormezzano, Lucia Bastianini, Rossano Santori, Donatella Tomassoni, Lucia Montemaggi, Paola Branca, Simonetta Merlini, Linda Lhuti, Sonia Salce, Susanna Falorni, Raffaella Ciraci, Elisa Donati, Marie Louise Palmeri, Tiziana Sergi, Raffaella Ferraro, Monica Venturi, Irene Barbarisi, Pier Giorgio Londini, Daniela Davitti, Marco Baldari, Annamaria Briganti, Andrea Malentacchi, Giulia D'Alessandro (Asl 9 di Grosseto).
Ecco le motivazioni scritte nella targa:
"Il vostro encomiabile impegno, lo spirito di collaborazione e la dedizione per chi soffre sono un esempio e un valore per tutta la comunità.
La città di Grosseto ringrazia"
e nelle pergamene:
"per il tuo lavoro all'interno della task force Codice rosa, fatto di sacrificio e umiltà
lontano da ogni protagonismo, ma quotidianamente accanto a chi soffre".