GROSSETO - Il precedente regolamento risaliva al 2002 e andava aggiornato alla normativa nazionale. Assessore Carosi: “Le regole sono abbastanza simili al passato ma abbiamo inserito, come altri comuni, un limite ai compensi esterni rispetto allo stipendio pubblico”
Approvato dalla Giunta comunale il nuovo Regolamento per la disciplina degli incarichi extraistituzionali del personale dipendente del Comune. Il precedente regolamento risaliva al 2002 ed era necessario aggiornare il tutto ai cambiamenti normativi e, in particolare, al D.Lgs 39/2013 del maggio scorso.
Il Regolamento ha l'obiettivo di disciplinare le modalità e i criteri di autorizzazione, in deroga al rapporto di esclusività del dipendente pubblico, allo svolgimento di incarichi esterni temporanei e occasionali per dipendenti comunali (compresi i dirigenti) con contratto a tempo indeterminato o a tempo determinato, a tempo pieno o parziale superiore al 50%, specificando i casi di incompatibilità e il procedimento di autorizzazione che verifichi l'inesistenza di “conflitti di interesse” o di incompatibilità. E sempre per incarichi da svolgere al di fuori dell'orario di lavoro in Comune. Naturalmente resta il divieto assoluto di esercitare attività commerciali, artigianali, imprenditoriali e autonome o anche di essere dipendente di soggetti privati o ancora di avere cariche in società di capitali e aziende aventi scopo di lucro. Come resta vietato ogni incarico che possa comunque entrare in connessione con la funzione di dipendente pubblico.
Un dipendente comunale, come indica l'articolo 7 del Regolamento, può quindi collaborare con organi di stampa e pubblicazioni, sfruttare economicamente proprie invenzioni industriali o opere di ingegno, partecipare a convegni e seminari anche con previsti rimborsi spese. Può anche svolgere incarichi che portino alla messa in aspettativa o fuori ruolo, come anche incarichi nelle organizzazioni sindacali o nelle attività di formazione diretta ai dipendenti della pubblica amministrazione.
Il dipendente dovrà in tali casi fare domanda articolata all'Ufficio del Personale che confermi la natura dell'incarico esterno e l'assenza di contraddizioni rispetto a questo regolamento. Deve avere anche l'autorizzazione del rispettivo dirigente di settore. Regole specifiche anche per il conferimento di incarichi che l'Amministrazione può stabilire per propri dipendenti. Su tutto l'amministrazione, attraverso gli uffici competenti e i dirigenti di settore, svolgerà attività di controllo ed eventuale sanzione.
“Le regole rispecchiano in gran parte quanto già disciplinato 12 anni fa pur con i necessari adeguamenti normativi – ha spiegato l'assessore al Personale, Arsenio Carosi – ma l'amministrazione ha voluto, come gli altri comuni che sono già intervenuti, scegliere un limite al reddito esterno all'amministrazione, posto al 40% dello stipendio pubblico percepito dal dipendente l'anno precedente. Alcune amministrazioni hanno scelto il 30%, altre il 40%, altre ancora il 50%. Noi – ha concluso Carosi – abbiamo scelto una strada che ci è sembrata equa, garantendo al dipendente la possibilità di un'arricchimento professionale e culturale senza intaccare il principio dell'esclusività del pubblico impiego previsto dalla Legge”.