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Due scippi in un giorno

La denuncia dal figlio di una vittima: "La zona del Sert va messa in sicurezza"

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GROSSETO - Un altro scippo. Dopo l’insegnante derubata della borsa in via Sicilia a fine novembre e altri episodi che si sono susseguiti nei mesi successivi, questa volta il furto è stato messo a segno in via Bruno Buozzi. Il fatto è stato denunciato alla nostra redazione direttamente dal figlio della signora, un’anziana di 86 anni. La donna, come precisato in una lunga mail di sfogo, era appena uscita di casa, questo sabato, 25 gennaio, intorno alle 11.30. A parte alcuni affetti personali, documenti e chiavi di casa, il bottino è stato ben misero: pari a solo 50 euro. “La descrizione fatta dai testimoni oculari – dichiara il figlio dell’anziana - parla di un uomo di circa un metro e 75 centimetri, con i capelli bianchi ed un cappotto color bosco”.
Ma non è bastato allo scippatore strattonare la signora. La donna, caduta a terra, ha riportato una frattura al setto nasale, ferito lacero contuse alle labbra, al palato, allo zigomo, al mento ed al ginocchio destro, con una frattura del metacarpo e il comprensibile terrore di uscire di casa da sola “anche solamente per andare a fare la spesa o per andare al cimitero sulla tomba di suo marito”, come sottolinea il figlio, che presenta alcune considerazioni sulla zona di via Buozzi.
L’uomo, nella sua lettera, ritiene che le persone che si servono alla struttura del Sert hanno “inquinato” la zona in cui vive da 52 anni e chiede il motivo per cui non vengano disposti agenti in borghese o sistemi di videosorveglianza, così come sono presenti nel centro storico. La signora, infatti, era già stata scippata 3 anni fa, in via Don Minzoni, mentre, sempre nella giornata di sabato, un’altra donna di pari età è stata derubata tra via Fiume e piazza Volturno.
“C’è un problema di ordine pubblico – conclude infine il figlio - legato alla microcriminalità e alla tossicodipendenza che le autorità competenti non affrontano con il dovuto impeto ed impegno. Chiedo a chi di dovere, nell'interesse reale della sicurezza di ogni cittadino, di intervenire il prima possibile”.
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