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Khorakhanè a rischio chiusura, il presidente Giuliani: "Non servono solo i soldi, ma una maggiore attenzione da parte di tutti"

Tante le iniziative previste per la campagna di sottoscrizione Con il Khora nel cuore

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GROSSETO – Oltre 60 concerti dal vivo programmati in tutto l'arco dell'anno. Ma, se il circolo Arci Khorakhanè di Grosseto dovesse chiudere, la città non perderebbe solo questi: perderebbe un centro di aggregazione culturale e una rete di soggetti no profit che dal 2001 è portatrice sana di divertimento e di dialogo. E' per questo che in questi giorni è nata “Con il Khora nel cuore”, la campagna di sottoscrizione ad opera dell'Arci per scongiurare la chiusura del circolo. Una campagna che sta già riscuotendo grande successo (in meno di 20 giorni oltre 400 tessere sottoscritte o rinnovate). Una campagna nata per cercare di raccogliere più fondi possibili per coprire alcune rate arretrate del mutuo sottoscritto con Banca Etica, per poi avviare una ricontrattazione del mutuo stesso e riportarlo a una dimensione più sostenibile. Ma la ricerca di fondi non è l'unico obiettivo. Il khorakhanè ha a cuore anche un'altra battaglia, più culturale: "I soldi sono importanti, se non ci sono quelli siamo destinati a chiudere – spiega Marco Giuliani, presidente del circolo - Ma il nostro obiettivo è ben più alto: è necessaria un'attenzione maggiore da parte delle Istituzioni e di tutti i cittadini. Tutti devono capire che il Khorakhanè è una bellissima realtà in grado di dare tanto alla nostra città. Siamo un circolo senza scopo di lucro: entrata gratuita agli eventi, non facciamo pagare il coperto, i prezzi di bevande e ristorazione sono molto accessibili. Ma a parte questo siamo un centro che si impegna nella promozione della cultura, nell'aggregazione dei giovani talenti grossetani e non, nella diffusione di buoni costumi". Al circolo sono infatti bandite le slot machine e presto sarà organizzato un no slot day. E intorno a lui, che dal 2009 si è allargato con la nascita di Spazio 72, gravitano anche altri soggetti come il Teatro Studio, la Rete degli studenti medi di Grosseto, l’associazione Briganti di Maremma e il Festival Resistente. "Le istituzioni ci hanno sempre sostenuto – continua Giuliani -. Con l'ultimo bando siamo riusciti ad avere 7mila euro per interventi di ristrutturazione e arredo dei locali, ma quello che chiedo è che sia riconosciuta una maggiore importanza a quello che facciamo attraverso una maggiore sponsorizzazione delle nostre iniziative. Dovremmo riuscire, insieme con l'amministrazione, a trovare le formule giuste per dare risalto alle attività del circolo all'interno della vita della città, per farle diventare parte della programmazione culturale diffusa dal Comune. Grosseto ha solo da guadagnarci".
E Grosseto sta di fatto dimostrando di tenere molto al circolo Khorakhanè: l'argomento è ormai su tutti i giornali e il numero di tesserati è in aumento. Da Firenze è arrivato anche un testimonial d'eccezione: il cantante Enriquez del gruppo Bandabardò, che sabato sera, dopo aver assistito al concerto di Thony e i Virginiana Miller al Teatro degli Industri, ha fatto visita al circolo e ha sottoscritto la sua tessera.
Intanto la campagna "Con il khora nel cuore" prosegue imperterrita: il prossimo evento in programmazione è il pranzo di domenica 26 gennaio (pranzo: 25€, pranzo più tessera 2014: 30€) oltre agli appuntamenti fissi con "Stasera cucino io" e con i concerti dal vivo. E a breve, assicura Giuliani, saranno organizzate nuove feste e iniziative culturali perchè il Khorakhanè "non può e non deve chiudere".

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