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Lupo o cane, questo il vero problema?

Ancora una volta si torna a parlare del presunto lupo di Preselle. L'intervento della Lac: "I pastori non possono chiedere i danni al padrone del cane"

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SCANSANO - Prima cane, poi lupo, poi di nuovo cane e ancora lupo.
Non è bastato che il proprietario di un lupo cecoslovacco di nome Aaron sia uscito allo scoperto, dopo aver visto la foto pubblicata su un quotidiano locale, che immortalava il suo cane mentre stava correndo in un campo a fianco di uno scuola bus.
Di chiacchiere, è certo, se ne sono fatte tante: prima il bambino che aveva visto il lupo, poi il padre comprensibilmente impaurito, e, ciliegina sulla torta, gli allevatori della zona che, esasperati, hanno dichiarato di avere intenzione di “andare dal padrone di Aaron per chiedere i danni delle razzie che di continuo accadono alle greggi”.
Una dichiarazione che non sta né in cielo né in terra, ma che suscita ancora più rabbia in chi, di leggi, se ne intende davvero.
“La notizia che i pastori avrebbero potuto chiedere i danni – spiega Raimondo Silveri, delegato responsabile Lac della Toscana, – mi ha fatto davvero ridere. Come fanno a sapere che è stato proprio quel cane ad attaccare le greggi? Potrebbero essere stati anche cani sciolti che vengono usati dai cacciatori durante la caccia. Certo è che il proprietario, per evitare inutili e spiacevoli problemi, farebbe bene a tenere il cane legato, così come qualsiasi altro proprietario di un amico a 4 zampe. Ciò che è certo – conclude Silveri – è che i lupi di giorno non si fanno vedere, non girano indisturbati per i campi. E per quanto riguarda Aaron, ci sono molti testimoni che lo hanno visto in quella zona, a casa sua. E tutti sanno che è un cane buonissimo e che non farebbe del male ad una mosca”.
Nell'indecisione tra chi ha ragione e chi ha torto, poi, ci chiediamo per quale motivo il padrone di Aaron, ovvero il signor Stefano, avrebbe dovuto affermare che quello era il suo cane, se così non fosse stato.
Qui non si tratta di mettere in dubbio che nei boschi maremmani girino lupi e che spesso si verifichino attacchi alle greggi. E' vero, come ironicamente riportato nel giornale locale, le impronte digitali dell’animale non ci saranno, ma in ogni caso, visto che Aaron è un lupo cecoslovacco, è facilmente comprensibile che un bambino di 13 anni, vedendolo correre in un campo, abbia potuto pensare che quello fosse un vero e proprio lupo.
E così si conclude (ci auguriamo) la favola del “lupo cattivo”.
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