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Sani: "Con il Psr 961 milioni alla Toscana con nuove opportunità per Maremma e Amiata"

L’Onorevole Sani prefigura gli scenari futuri per la provincia di Grosseto

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GROSSETO - «L’accordo chiuso tra Stato e Regioni sulla ripartizione delle risorse del Piano di sviluppo rurale (Psr) – spiega il presidente della Commagri della Camera, Luca Sani - è un passaggio fondamentale che consente a Istituzioni e imprese di programmare a lungo termine gli investimenti. In questo quadro la Toscana ha ottenuto un risultato importante, anche sulla base dell’ottima capacità di spesa dimostrata negli anni scorsi, vedendosi rassegnare 961 milioni di euro per il periodo di programmazione 2014-2020, con un incremento di 90 milioni corrispondenti ad un +10%.

In questo quadro il territorio grossetano è chiamato a muoversi su un settore in cui già in passato ha dimostrato un’ottima capacità d’impiego delle risorse. Adesso siamo nelle condizioni di migliorare la programmazione, sviluppando quelle idee su cui si è costruito il progetto originario di distretto rurale, che hanno dato una forte e positiva caratterizzazione al modello di sviluppo del territorio. Sono convinto che sulla base dei risultati ottenuti ci siano le condizioni per un salto di qualità, mirando a rafforzare e organizzare meglio alcune filiere, a partire da vino, ortofrutta, zootecnia, pesca, olivicoltura, forestazione e produzioni biologiche. Consapevoli quanto tutto ciò si leghi all'altro settore economico importante rappresentato dal turismo.

Con la nuova programmazione dei fondi europei il nostro territorio si gioca, perciò, la carta decisiva, avendo cura, peraltro, di mettere insieme e integrare le diverse misure del Psr con gli altri fondi di sviluppo e coesione interna, per ottenere ricadute positive anche sul piano sociale.

Su questo terreno – conclude Sani – a fronte della modifica degli assetti istituzionali che può prevede una perdita di ruolo della Provincia, che ha svolto con competenza ed efficacia il proprio ruolo, sarà decisivo porsi per tempo il problema della governance territoriale futura, individuando un soggetto che coordini le iniziative, partendo anche dall’esperienza condotta dai Gruppi di azione locale (Gal). Su questo, Istituzioni e imprese sono chiamate a decidere. Sul piano politico, anche il Partito Democratico maremmano, quale principale forza di governo sul territorio, può sviluppare un'iniziativa facendo di questo tema un elemento qualificante del proprio programma per le amministrative».

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