GROSSETO - Continuano i risultati negativi per il settore distributivo maremmano. Indicatori a picco per il terzo trimestre 2013 sia a livello generale (-7,1% rispetto al III trimestre 2012) che per tipologia di vendita. Patiscono la piccola distribuzione (-8,2%), la media (-8%) e, seppur in misura minore, anche la grande distribuzione (-3,1%). Segno meno pure per il settore alimentare (-2,3%) e, soprattutto, per il non alimentare (-10,1%) dove, in particolare, si rileva una performance negativa nel settore dei prodotti per la casa ed elettrodomestici(-12,6%). Previsioni particolarmente fosche anche per il IV trimestre 2013, ed una pesante incertezza per il medio periodo.
Nei prossimi giorni a Firenze saranno presentati i risultati dell’indagine congiunturale realizzata dall’osservatorio regionale sul commercio relativa ai mesi di luglio, agosto e settembre 2013. Tali risultati, disaggregati a livello provinciale consentono, insieme agli approfondimenti ed elaborazioni effettuate dall’ufficio studi, a Gianni Lamioni, Presidente della Camera di Commercio di Grosseto, una sintetica riflessione generale ed un flash sul livello maremmano .
“Quanto emerge dalla nostra periodica indagine trimestrale ripresenta uno scenario decisamente preoccupante con i trend di consumo che, per usare una espressione deritiana, parlano di un Paese smarrito. Infatti, in una recente indagine del Censis condotta a livello nazionale, emerge che i consumi descrivono un Paese ancora sotto sforzo, profondamente fiaccato da una crisi persistente. Dai primi anni 2000 a oggi sono diminuite del 6,7% le spese per prodotti alimentari, del 15% quelle per abbigliamento e calzature, dell'8% quelle per l'arredamento e per la manutenzione della casa, del 19% quelle per i trasporti. Viceversa sono cresciute alcune spese incomprimibili, come quelle per le utenze domestiche e la manutenzione della casa (+6,3%) e quelle medico-sanitarie (+19%).
Il crollo dei consumi, sottolinea Lamioni, ha interessato anche per il settore commerciale della provincia di Grosseto che, a seguito della propria connotazione di mercato prevalentemente interno, continua a patire pesanti conseguenze. Nel terzo trimestre del 2013, nonostante i mesi estivi, la flessione delle spese delle famiglie è risultata particolarmente significativa; il fatturato complessivo delle nostre imprese commerciali infatti fa registrare un preoccupante -7,1% rispetto allo stesso periodo del 2012 che pure aveva fatto registrare il peggior risultato dal 2005 (-8,6%); un risultato tra i più negativi della Toscana, superato solo da quello fatto registrare dalla provincia di Massa Carrara (-7,4%) ed anche le previsioni a breve, non sembrano invertire significativamente il trend. Questi dati confermano , purtroppo, le preoccupazioni sullo stato di salute del sistema economico provinciale che, non più di qualche settimana fa, abbiamo rappresentato in occasione della presentazione del rapporto semestrale .”