GROSSETO - Continua a far parlare la vicenda dei cani randagi: questo l'intervento di Sel Toscana.“Ho appreso con sconcerto dai giornali – dichiara il Consigliere di Sinistra Ecologia e Libertà Mauro Romanelli – le dichiarazioni pubbliche del responsabile del dipartimento di prevenzione dell’Asl 9 di Grosseto che afferma di non poter applicare la Legge 281 sul randagismo e di auspicare la possibilità di poter sopprimere i cani vaganti”.
“Così com’è grave che già in precedenza in Maremma sia l’Asl 9 sia il Comune di Grosseto abbiano finora negato, rispondendo a richieste ufficiali delle associazioni Lav ed En, di essere competenti in materia di sterilizzazioni di cani, ignorando quindi le note del Ministero della Salute (che appunto attribuisce l’onere delle sterilizzazioni sia ai Comuni sia alle Asl) e la legge regionale toscana del 2009 sulla tutela degli animali (art.31, comma 4. “Gli animali abbandonati sono sottoposti a sterilizzazione obbligatoria"."
“Tutto ciò è paradossale, un palese contrasto tra il dettato della legge e i due attori che dovrebbero applicarlo, ovvero Asl e Comune”. “E sorprende che la proposta brutale della soppressione venga da chi è preposto alla tutela degli animali: se in questi anni ci si fosse veramente attivati con microchip e sterilizzazioni, strutture ad hoc e adozioni semplificate, probabilmente ora non ci troverebbe nelle difficoltà che vivono realtà rurali come quella della Maremma dove vi è l’effettiva difficoltà di registrare e sterilizzare i cani di pastori e agricoltori”.
“Auspico e richiederò con un’interrogazione l’intervento ufficiale della Regione Toscana”, termina Mauro Romanelli.