CASTIGLIONE DELLA PESCAIA - Monica Faenzi interviene per sollecitare il Governo ad alzare la voce in sede europea: in questa nota, il capogruppo di Forza Italia pone le sue attenzioni nell'ambito del Wto per rafforzare le norme in materia di etichettatura e tracciabilità del made in Italy.
“Nonostante i passi avanti nel sistema normativo, rimangono ancora dei nervi scoperti e ampi spazi d'inserimento per le attività illecite. La mozione in discussione alla Camera, in tema di etichettatura e di tracciabilità dei prodotti d'origine, dimostra ancora una volta, come nonostante gli interventi del precedente Governo Berlusconi, ostacolati inconcepibilmente dall'Unione europea, la strada sia ancora in salita. La partita da vincere, purtroppo, si gioca proprio in quei contesti decisionali europei e mondiali così refrattari alla tutela e alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari autenticamente italiani.”
“La manifestazione organizzata dalla Coldiretti la scorsa settimana,” sostiene il capogruppo di Forza Italia in Commissione Agricoltura, “volta a ribadire ancora una volta il ruolo e l'importanza che riveste il sistema made in Italy dell'agroalimentare nel nostro Paese ed in tutto il mondo, sollecita nelle istituzioni una revisione critica degli attuali modelli di tutela.”
“Ci battiamo a fianco della Coldiretti e di tutte le altre associazioni di categoria agricole nazionali, a tutela del made in Italy,” prosegue Monica Faenzi, “affinché oltre a prevedere che nell'etichetta sia indicata la provenienza dei prodotti alimentari, vi siano pene più severe, quale vero deterrente per i falsari del cibo.”
“Occorre una rigorosa attività negoziale da parte del Governo italiano”, conclude la deputata azzurra, “in sede internazionale, dettata peraltro anche dalla comprensibile richiesta delle assemblee legislative delle regioni italiane che chiedono d'innalzare i livelli di tutela e difesa dell'agroalimentare italiano.”