SCARLINO - Pubblichiamo un intervento de “La Rinascita di Scarlino” sull’applicazione Tares nel territorio comunale: questo il comunicato del gruppo. "Le trame del caso della Tares di Scarlino assumono tinte irrimediabilmente drammatiche. Oltre al fatto che, qualunque soggetto si rappresenti (famiglie, singoli, attività ricettive agricole e Commerciali) ci troveremo a pagare molto di più dell’anno passato, l’unica cosa evidente e cristallina è la totale inerzia e l’inaffidabilità sterile dell’amministrazione nel comune delle otto punte.
Tutto questo a partire dall'inutilizzabile invito del primo cittadino su stampa che chiedeva ai cittadini di farsi sentire contro la stangata Tares.
Paradossale richiesta, visto e considerato che l’amministrazione, come ha mostrato bene il comune di Massa Marittima, era nelle piene condizione di evitarne l’applicazione prorogando la Tarsu e recuperando i soldi per pagare il servizio.
Però come si sa, chi sa fare fa e chi non sa fare pretende di insegnare, in questo caso con i proclami.
Il percorso, per la cronaca, utile per evitare l’applicazione della Tares, prevede secondo l’esperienza massetana, una proposta di Giunta votata in Consiglio. Il Consiglio ha il potere, secondo l’attuale normativa, di approvare la conservazione della vecchia Tarsu evitando qualcosa che, a braccio, si può quantizzare più o meno come un raddoppio della misura del tributo.
L’amministrazione massetana si è mostrata sicuramente più vigile ed accorta della nostra. Non si è limitata a fare un’azione di catastrofica analisi delle pesanti modifiche del nuovo, nefasto, regime di tassazione. L’amministrazione massetana, e si vede che ne era in grado, ha fatto un’importante azione di governo che consentirà ai propri cittadini e alle attività nel territorio, buon per loro, di risparmiare concretamente."