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Canile comprensoriale, il no di alcuni cittadini: "Insalubre, pericoloso, inadatto alla promozione dell'adozione"

Le dichiarazioni del gruppo "No al canile di Guantanamo"

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SCARLINO – E' notizia di pochi giorni fa, precisamente lo scorso 28 novembre, la pubblicazione del bando di gara per l'affidamento della gestione per il canile comprensoriale dei Comuni di Follonica, Scarlino e Gavorrano. La struttura, costata 700.000 euro, darà ospitalità a circa 100 cani ed è stata costruita seguendo le normative e le indicazioni di esperti veterinari Asl e finalmente, al termine dei 40 giorni previsti di legge, avrà un soggetto affidatario che si occuperà, insieme alla manutenzione e alla reperibilità del personale addetto, a tempo pieno del suo mantenimento. Scopo secondario che le amministrazioni comunali congiunte vogliono raggiungere è quello di utilizzare il canile come centro sociale di aggregazione, favorendo le adozioni canine e la socializzazione tra cittadini. E proprio qui iniziano gli interrogativi e il dissenso, sfociato in più occasioni in una vera protesta, di un gruppo di cittadini, che già prima della presentazione ufficiale del ricovero, avvenuta il 16 maggio scorso, avevano sempre sollevato dubbi sulla funzionalità del canile. Il gruppo “No al canile Guantanamo” pone delle precise osservazioni al riguardo: “I cittadini saranno lieti di scoprire che il bando non tiene assolutamente conto della deliberazione del Consiglio comunale di Follonica n. 23 del 5 agosto 2013, con la quale si dettavano le linee di indirizzo per la gestione dei canili di Scarlino e di Follonica - annunciano dal gruppo - Un caso palese di arroganza e di “democrazia” verticistica: i consigli comunali non valgono nulla, non servono a nulla, sindaci e giunte possono operare indisturbate”. Altro motivo di scontro è la posizione del canile, a ridosso di un area industriale già additata come fortemente inquinante e a rischio allagamento. Accanto alla struttura è presente una stazione di sollevamento acque reflue, che in caso di mancato funzionamento porterebbe a far inondare completamente il canile, senza contare il vicino sottopasso stradale della SP 106, più volte allagato in caso di forte pioggia. Il canile lager di Scarlino è insalubre, pericoloso, inadatto alla promozione dell'adozione, causa di turbe comportamentali – continuano dal gruppo - il posto peggiore dove portarci famiglie e scolaresche”. Mentre alcuni si domandano se verrà previsto un piano di emergenza, in caso di calamità, per la salvaguardia degli ospiti canini altri si chiedono come il sindaco di Scarlino, dopo le recenti polemiche legate ai cani Argo e Zorro, possa essere “l'artefice di un canile modello”. Domande e dubbi che adesso i diretti interessati dovranno sciogliere nei confronti della popolazione di ben 3 Comuni.

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